dal dott. Orazio Di Stefano riceviamo e pubblichiamo
Apre il Birrificio presso la Casa Lavoro di Vasto.
Dopo le attività di Sartoria e Azienda agricola, in cui sono tuttora impegnati molti ospiti della Casa Lavoro di Vasto, con l’apertura del Birrificio si completa l’offerta lavorativa a favore dei detenuti. Sarà firmata nella mattinata del 7 aprile, presso
Si tratta di un birrificio che si trova all’ interno del carcere vastese e che la Direzione dell’Istituto penitenziario concede in comodato ai suddetti partner, i quali sono impegnati a far funzionare la struttura con l’ impiego di almeno due detenuti.
Si comprende che lo scopo di questa attività è legata al reinserimento lavorativo, con relativa formazione e produttività. Per questo è stata costituita dai tre predetti Soggetti una Associazione temporanea di Scopo(Ats), nella quale ciascuno apporterà le proprie esperienze e conoscenze da trasferire ai lavoratori - detenuti.
In pratica, l’ Associazione “Rindertimi” (specializzata nel reinserimento lavorativo di persone svantaggiate) avrà il compito di gestire il Birrificio e di svolgere un’azione di controllo e tutoraggio dei detenuti impiegati nelle attività; mentre il birrificio agricolo Golden Rose (nato a Pianella nel 2003 come azienda agricola, poi ampliatosi, raggiungendo la sua attuale estensione di oltre 8 ettari di terreno, che nel 2012 ha iniziato a produrre birra) si occuperà di svolgere tutto il processo di trasformazione: cottura, fermentazione, imbottigliamento/infustamento ed etichettatura. Infine l’Organismo accreditato in Regione Abruzzo Pmi Servizi (autorizzato alle attività di orientamento, formazione continua, obbligo formativo e d’istruzione, percorsi Ifts, alta formazione) si occuperà di formare quell’ utenza speciale rappresentata da detenuti ed ex-detenuti, individuati dalla normativa regionale e comunitaria come “soggetti svantaggiati”.
La scommessa che la Direzione della Casa Lavoro con annessa Sez.ne Circondariale di Vasto , nella persona del Direttore Dott.ssa Giuseppina Ruggero e della Responsabile del progetto Dott.ssa Arcangela Mazzariello, ha voluto fare non è relativa solo alla mera gestione di un’ attività ordinaria, ma è in linea con il dettato costituzionale che all’ art. 27 espressamente prevede la rieducazione del condannato e il suo reinserimento sociale. L’auspicabile funzionamento di questa iniziativa sarà dunque buona pratica per l’intero territorio, perché una società civile e moderna dà sempre una seconda opportunità a chi vuole tornare a lavorare e vivere nel rispetto della comunità.
Dott. Orazio Di Stefano
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