martedì 23 marzo 2021

Dal taccuino di Angelo Del Moro: ANCHE LA FELICITA' PUÒ' ESSERE PERICOLOSA.

ANCHE LA FELICITA' PUÒ' ESSERE PERICOLOSA
di Angelo Del Moro

Psicopatologie a parte, è chiaro che dietro ogni azione buona o cattiva si celano motivazioni più profonde rispetto alla causa primaria, e spesso neppure consapevoli, dunque in ogni caso! sia pure raro, l'incredibile diventa credibile. La felicità può essere pericolosa come il successo, il potere, la ricchezza poiché l'invidia è parte integrante dell'animo umano; può restare muta e sorda come evolvere negli atti più sconsiderati. 

Coabitano vari significati inconsci dietro motivazioni surreali, e di queste sono in parte "corresponsabili" anche i mezzi di comunicazione di massa, specie nelle varie salse pubblicitarie che propongono di continuo una vita giuliva con famigliole in estasi, uomini che non devono chiedere mai e donne bellissime.

Chi è fuori da questi "giri" anche se immaginari può covare un costante rancore nei confronti di chi, baciato dalla fortuna, non è visto come più dotato; in altre parole i VIP sono inarrivabili e non fanno testo ma il parente, l'amico o il vicino sulla stessa lunghezza d'onda (leggi: posizionamento sociale) diventano intollerabili.

La felicità è vista dunque come bene supremo, ma Leopardi aveva rimarcati che la felicità è illusoria: più esattamente è il piacere che si cerca, e che comprende la stessa felicità. In base a questo equivoco esistenziale l'uomo, alla ricerca del piacere, ama la felicità e non la vita. 

Si illude di amare quest' ultima ma il tutto è in funzione della prima. 

Ciononostante una vita anche breve ma intensa non è meno felice di una più' lunga. Ma l'ozio e la noia sono in agguato, e conditi da forti sentimenti di revange che rendono attuabile anche il crimine più gratuito. Un altro filosofo (antico), Pirrone affermava che una vita da vegetali non è dissimile dalla morte; chi lo intuisce e si sente impotente non accetta che altri simili a lui riescano a raggiungere certi traguardi. Da qui l'odio più incompresibile. 
VASTO, 13 marzo 2021.

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