di Angelo del Moro
E' la ricetta della dieta mediterranea che dà un cervello più attivo e scattante. Il regime alimentare si fonda su alimenti sul cui consumo è per l'appunto abituale in Paesi del bacino mediterraneo, in una proporzione che privilegia cereali, frutta, semi, olio di oliva rispetto a un più raro uso di carni rosse e grassi animali (grassi saturi), mentre presenta un consumo moderato di pesce, carne bianca (pollame), legumi, uova, latticini, vino rosso, dolci.
Della dieta in questione sapevano già che riduce l'incidenza delle malattie cardiovascolari e neuro degenerative che previene i tumori che i suoi grassi insaturi hanno un potere antinfiammatorio e antiossidante che respinge malattie come ipertensione e diabete di tipo 2.
A questo si aggiunge il tassello del cervello reso più attivo da quello che viene da tutti riconosciuto come un vero e proprio stimolo di vita i cui benefici furono individuati e studiati dal biologo statunitense Angel Keysm il quale mise a confronto le diete di sette Paesi Usa, Italia, Finlandia, Grecia, Yugoslavia, Pesi Bassi e Giappone).
Dallo studio emerse che laddove non si mangiava "mediterraneo" si era più soggetti a malattie cardiovascolari e lui stesso si trasferì nel Cilento, terra campana simbolo della dieta che non smette mai di stupire.
Di recente, anche il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) ha pubblicato uno studio -sul Journal of American Medical Directors Association (JAMDA) - nel quale si evidenzia che mangiare come i nostri nonni contadini equivale ad una "miglior percezione del funzionamento cognitivo e, in alcuni casi, a una migliore incidenza dei disturbi".
I nostri ricercatori hanno analizzato i dati di 45 studi su persone anziane per valutare gli effetti della dieta sul declino cognitivo e sullo sviluppo di disturbo cognitivo lieve, malattia di Alzheimer e demenza vascolare . 1 risultati li possiamo immaginare.
Il riconoscimento internazionale sui benefici della nostra dieta non significa che non la metta a rischio.
La minaccia arriva dall'Europa che vuole introdurre l'etichettatura nutrizionale per dirci, in sostanza, se un alimento fa bene o meno. "Nutriscore" lo chiamano, e sa tanto di fregatura.
"Non è ammissibile che una bibita gasata senza zucchero abbia il bollino verde invece prodotti che sono dei capisaldi della Dieta Mediterranea come olio d'oliva o parmigiano reggiano vengano penalizzati ", ha osservato Stefano Patuanelli, Ministro delle politiche agricole, alla commissione agricoltura al Senato.
"Non sono immaginabili modelli di etichettatura che non ne evidenzino contenuti ed elementi in virtù di modelli culturali e alimentari non nostri" ha ribadito, convinto che "sono necessarie misure urgenti per promuovere e diffondere la dieta mediterranea come modello di dieta sostenibile ".
Per non farsi fregare, meglio non seguire le "mode della UE e puntare sull'eleganza".
Vasto, 13 marzo 2021
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