riceviamo e pubblichiamo
Piantare alberi ci salverà
Per le Associazioni Ambientaliste
il punto di partenza rimane la difesa del patrimonio naturale e paesaggistico
di Vasto nel rispetto della legge.
di Concetta Russo
Quasi ogni giorno balza all’attenzione della cronaca qualche notizia di alberi tagliati, deturpati o rasi al suolo, complice il cambiamento climatico che accentua i fenomeni estremi, incendi, uragani, alluvioni, ma soprattutto una malsana concezione del
patrimonio arboreo soggetto ai capricci di cittadini, enti pubblici e privati, amministratori in genere,che lo considerano un ingombro. I motivi sono tra i più svariati: toglie la visuale, sporca, potrebbe cadere, sottrae posto al parcheggio delle auto o allo spazio di carico- scarico sotto casa, davanti a un negozio o financo davanti a una Chiesa; molto meglio, al posto degli alberi, un piazzale lastronato e, perché no, un bel gazebo per ampliare i posti a sedere in vista di un nuovo bar o ristorante.Si
sottovaluta, non solo la bellezza degli alberi,soprattutto la loro funzione di
vitale importanza in tempo di pandemia e di cambiamento climatico.
Necessita uno sguardo attento
alle risorse naturali che vanno difese e incrementate per non incorrere in
situazioni estreme.
Vasto, cittadina turistica per
eccellenza, deve molto del suo benessere al patrimonio paesaggistico, oltre che
storico- artistico, senza il quale è destinata a un progressivo degrado,
possiede inoltre una conformazione territoriale soggetta ad un atavico dissesto
idrogeologico che un’attenta politica di salvaguardia del tessuto arboreo può
contribuire ad arginare.
Tuttavia,
nonostante le molteplici iniziative intraprese dalle associazioni ambientaliste
attive sul territorio, la situazione appare in tal senso alquanto problematica.
Come
si legge in numerosi articoli, che denunciano un abbattimento indiscriminato di
fusti arborei, anche di valenza storica, su suolo pubblico e privato e un
mancato o insufficiente ripristino di nuovi, la situazione non è tra le più
rosee e soprattutto regna molta confusione sulle attribuzioni di responsabilità
e sulle norme che regolano tale importante materia.
Per avere un quadro più chiaro, siamo andati a interpellare nel suo studio l’assessore all’ambiente Paola Cianci. Ci ha ricevuto affiancata da un esperto, il dott. Francesco Marsico, rilevando la responsabilità del sindaco e degli organi preposti. Ci ha mostrato le relazioni relativi all’abbattimento di alberi, che dopo accurate indagini strumentali, con riferimento al VTA Il Visual Tree Assessment e a un elaborato redatto dal dott. Rabottini, risultano essere maggiormente a rischio. Lo studio, condotto in occasione della realizzazione del catasto arboreo, è stato consegnato a tutte le associazioni che partecipano al Tavolo per l’Ambiente.
Gli
alberi individuati sono una cinquantina, dislocati in diversi luoghi di Vasto
maggiormente frequentati come la Villa Comunale, la Villetta di Via Ciccarone,
Parco Suriani, la Pinetina in Via Duca Degli Abruzzi, Fosso Marino, Pinetina
Zona Bagnante, Via Duca Degli Abruzzi, Via Mario Molino, Via Ciccarone e Via
Tre Segni.
Ma più che discutere dell’abbattimento di alberi, per i quali esiste una precisa normativa con particolare riferimento al V.Inc.A., la valutazione d’incidenza ambientale prevista dalla Costituzione, abbiamo preferito puntare sulla piantumazione di nuovi alberi.
Ci siamo appellati alla normativa vigente per cui,a fronte di ogni albero abbattuto, necessita impiantarne due nuovi, con un minimo di 16-18 cm di circonferenza del tronco ed entro un periodo che non superi i nove mesi; abbiamo quindi chiesto se ciò è previsto per i 24 alberi abbattuti recentemente nella villa comunale e in generale per tutti gli alberi che verranno soppressi per motivi diversi.
L’assessore ci ha risposto che la piantumazione di due alberi a fronte dell’abbattimento di uno è previsto dal “Regolamento del Verde pubblico e privato” e che rappresenta un importante obiettivo da raggiungere compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili .
Non ci siamo fermati qui, sappiamo che la normativa relativa alla tutela del verde pubblico prevede anche la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato, una disposizione legislativa da cui è partito il MASCI per l’elaborazione di in progetto presentato nel 2019 ma che , finora è stato realizzato solo per i 56 nati nel bimestre gennaio-febbraio 2020.
“ La
legge c’è e va rispettata” dunque, è questo il filo conduttore che unisce tutte
le associazioni ambientaliste presenti sul territorio ma anche semplici
cittadini, sempre più numerosi. Piantare
nuovi alberi è di vitale importanza, non può essere più affidato al caso.
Con questa e altre finalità alcuni cittadini hanno dato vita a un “Comitato per la tutela del Verde Urbano”,molto attivo, che ha provveduto in primis ad elaborare un preciso regolamento. Il referente del Comitato, Gianlorenzo Molino, ha appena avviato un monitoraggio sulle buche lasciate da alberi abbattuti, ben 396, che attendono nuova piantumazione.
Anche
il MASCI, con la sua visione
cattolica del Creato è molto presente nel sostenere la legge sulla
piantumazione per i nuovi nati, come pure il WWF da sempre impegnato in svariate campagne nella tutela della
biodiversità.
“ Italia Nostra” è in attesa di poter realizzare un progetto relativo all’istituzione di alberi monumentali d’Italia previsto per decreto legge del Ministero politiche agricole; ha da tempo presentato al Comune di Vasto una relazione su 185 lecci dedicati ai caduti in guerra nel parco delle Rimembranze della villa Comunale, ma ancora non riceve risposta.
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