mercoledì 3 febbraio 2021

Dal taccuino di Angelo Del Moro: DAI SUMERI A DANTE, IL MISTERO DEGLI INFERI E DELL' ALDILÀ


DAI SUMERI A DANTE: IL MISTERO DEGLI INFERI E DELL'ALDILÀ
di Angelo Del Moro


La fantasia degli umani, proprio per il fatto di non poter avere riscontri oggettivi, si è scatenata nelle più diverse forme di vita che si agitano nel regno dei morti: un nutrito organigramma di semidei e figure aeriformi e teriomorfe che apparecchiano una quotidianità riscontrabile nel mondo dei vivi. Rifiuto omeostatico del nulla che seguirebbe la temuta dipartita.

L' uomo è da sempre terrorizzato e a un tempo affascinato dall'inconoscibile mondo dei defunti, di regola sotterraneo, che sta "sotto"; solo nei paradisi i passati a miglior vita "stanno sopra" , nelle volte celesti. Il mistero, a tutt'oggi, è stato "svelato" solo dalla fervida immaginazione di scrittori e sedicenti messaggeri divini e affiancata l' intera storia dell'umanità. 

Già dai Sumeri Urnamu viaggia nel Kur (gli Inferi) e Gilgamesc, nel più antico poema conosciuto, insegue l'immortalità. Presso gli antichi egìzi Osiris risorge a nuova vita, e nel libro dei morti, si narra dell' Am Duat, sito infernale di caverne con tanto di tribunale per i trapasssati; idem nel nel Libro delle Porte. Omero fa discendere Ulìsse nell'Ade dove incontra i suoi morti e Piatone (Fedone) descrive l'Ade, il fiume Acheronte e inoltre nel mito di Er (la Repubblica) racconta di un eroe viaggiatore degli Inferi il cui capo rimane intatto dopo la morte, per poi risorgere. 

Anche Virgilio (che Dante eleggerà suo navarco) muove Enea nell'Averno, dimora del tenebroso Tantaro, del fiume Flegetonte, della reggia di Dite, dove incontra il padre. Anchise, la Sibilla. 

Nella religione degli ebrei compare Abadoescritte le gesta di un altro eroe che si avventura nelle viscere degli Inferi. Gli arabi hanno l'antico Libro della Scala, con il profeta Maometto che visita sia il Paradiso che l'lnferno dove s'imbatte in Dio, Gesù, Adamo e compagnia bella. Della nostre parti il cattolicesimo contempla un paio di stadi intermedi fra paradiso e inferno: uno provvisorio (Purgatorio) l'altro per tutti quelli "colpevoli" di essere nati prima dell'avvento divino (Limbo), cancellato di recente. Incoercibile dunque la perpetua brama, alla fine ben poco scalfita dalle rassicurazioni religiose, di sapere del dopo morte, avviluppata nelle varie resurrezioni. 

Degna di attenzione peraltro la distanza del trattamento per i defunti che possono finire anche se meritevoli, nelle budella del globo e non necessariamente fra Se nuvola. La fantasia degli umani, proprio per il fatto di non poter avere riscontri oggettivi, si è inoltre scatenata anche nelle più' diverse forme di vita che si agitano nel regno dei morti. 

VASTO,26.01.2021

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