giovedì 28 gennaio 2021

SIV/Pilkington 1994: quando i “team” di Total Quality hanno salvato l’azienda


Questa è una foto che merita più di una semplice didascalia. E' il momento storico della privatizzazione e del  passaggio ad un tipo di organizzazione molto innovativa. Oltre al ricordo personale, abbiamo anche chiesto l'opinione ad uno dei partecipanti, l'amico  dott. Antonio D'Annibale,  che con passione racconta l'atmosfera di quei giorni. 

di Nicola D'Adamo

Il passaggio della  SIV a Pilkington/Techint  è stato annunciato a San Salvo il 23 dicembre 1993, nel corso del Premio Lavoro e Cultura. Ma a gennaio 1994 il nuovo amministratore Delegato Paolo Scaroni aveva già in tasca il piano di rilancio della SIV  e per tutto l’anno furono avviate molteplici azioni  tese al risanamento aziendale.  Tra queste,  il varo della nuova struttura della "Produzione" di San Salvo, basata sui principi della “Total Quality” e sul ruolo determinante dei "Team" dove ognuno è chiamato a rispondere dei risultati del lavoro che fa.  Perché

secondo la nuova filosofia l'operatore è “l'unico che può apportare miglioramenti alla sua linea di produzione”, datosi che lavorando 8 ore al giorno sulle macchine “ne conosce tutti i segreti”. Questo ho scritto nel mio libro “San Salvo e le sue Aziende”.

 Aggiungendo: “Scattano molte iniziative di formazione a "cascata" (i capi formano i loro collaboratori) sia per spiegare i ruoli della nuove figure professionali (operatori, process improver, team leader, group leader, facilitore, group developer ecc.) che per formare tutti ai nuovi metodi di lavoro (Tpm, Spc, Smed, Kaizen, Sei Sigma, Pdca, Sap ecc.).  I team di “miglioramento continuo” sono presenti in tutte le strutture dello stabilimento e si riuniscono secondo precisi calendari per esaminare e risolvere i problemi piccoli e grandi che vengono prospettati”. Periodicamente i Team si riuniscono tutti assieme nel Salone del palazzo di vetro per illustrare i risultati ottenuti e brindare al successo.

Per ricordare più in dettaglio quei giorni di intenso impegno, abbiamo pensato di chiedere l’opinione ad uno dei protagonisti, il dott. Antonio d’Annibale, dirigente in pensione, all’epoca responsabile dell’Ingegneria di Processo e Process Improver Manager che gentilmente ci ha così risposto:

 “Questa è la foto che ricorda il lancio del Total Quality Management che ha preceduto le tante celebrazioni dei successi ottenuti in quegli anni di lavoro per il “miglioramento continuo”, fatto di tanti piccoli passi  ottenuti con il coinvolgimento di tutti, attraverso il lavoro in team”.

“Nei team – continua d’Annibale - si analizzavano tutte le possibili cause e ogni operatore eseguiva il controllo dei parametri di processo per trovare le cause reali di ogni imperfezione, cause piccole e grandi che poi venivano eliminate dal gruppo stesso, a volte, con l’intervento della manutenzione o dell’ingegneria. Così diventava possibile prevenire la produzione di difetti di lavorazione e si otteneva una qualità sempre più elevata con l’obiettivo del raggiungimento della Qualità Totale”.

Il dirigente così conclude ricordando quei momenti: “Il metodo seguito prevedeva che all’ottenimento del successo, questo venisse riconosciuto e celebrato all’interno del team-gruppo di lavoro. Poi periodicamente ci si riuniva nella grande sala conferenze ed ogni gruppo presentava il lavoro svolto e i risultati ottenuti, si terminava l’incontro con una foto collegiale e festeggiando con i pasticcini e col brindisi finale. La celebrazione del successo è importante, perché procura soddisfazione e rafforza lo spirito di gruppo, incoraggia a ripartire per un nuovo passo e dà continuità al miglioramento!”

Ringraziamo la signora Maria Teresa Palazzo che ci ha fatto pervenire questa bella foto di gruppo, che rappresenta un importante momento storico della nostra economia locale.

 Nicola D'Adamo



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