domenica 27 dicembre 2020

Riflessioni sulla "CASA" in un periodo di lockdown

"La pianta della casa, com’è stata concepita oggi, respinge l’uomo in quanto è atta a conservare solo mobili, non interpreta il senso della famiglia con focolare, nonni e bambini". 

 La Casa
di Antonio Santoro 

Abitare in case indegne rovina la nostra salute e la nostra morale. Siamo diventati esseri sedentari, la casa ci consuma, costringendoci all’immobilità come una tisi.Sfuggiamo alle nostre case frequentando caffè e sale da ballo o ci rifugiamo in esse smorti e nascosti,tristi. L’Architettura colpisce per delicatezza, brutalità, tumulto o serenità, elementi tutti plastici, forme che gli occhi vedono chiaramente che la mente misura, forme primarie, morbide o brutali che agiscono sui nostri sensi.

“Lo stato di godimento che ci procurano è una consonanza con le leggi dell’universo alle quali tutti i nostri atti si assoggettano. “

In seguito alla macchina, tutto si è trasformato. Abbiamo un’ottica nuova e una nuova vita sociale ma non vi abbiamo adattato la Casa: muri troppo stretti, oggetti inutili, volumi ridotti, confusione di stili, bazzecole varie.

L’uomo d’iniziativa, d’azione e di pensiero cerca un riparo per meditare, uno spazio sereno e sicuro. Il nostro occhio si muove in un paesaggio fatto di strade e di case, ricevendo stimoli continui di volumi che si levano intorno. Se la disposizione che li raggruppa esprime un ritmo chiaro e non un insieme incoerente, se i rapporti dei volumi e dello spazio sono costruiti in proporzioni giuste, l’occhio trasmette al cervello sensazioni coordinate e lo spirito si eleva.

L’Architettura non è identificabile con le arti decorative; lampade, ghirlande, salottini pieni di cuscini, colori di moda, non sono altri che testimoni di uno spirito morto. La Casa è una macchina da abitare, una panca è una macchina per sedersi, le brocche sono macchine per lavarsi.L’Arte non è decorazione, è una cosa austera, non è frivola. Oggi abbiamo bisogno di armonia. L’Armonia è l’essenziale come il Partenone e il Colosseo. Si può realizzare il bello e l’armonico se vengono soddisfatti i fattori primordiali. La pianta della casa, com’è stata concepita oggi, respinge l’uomo in quanto è atta a conservare solo mobili, non interpreta il senso della famiglia con focolare, nonni e bambini.

Antonio (Tonino) Santoro

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