di Michele Molino
Qualche tempo fa ci siamo imbattuti per caso in una monografia dello scrittore pugliese Gabriele Tardio, da cui abbiamo ricavato notizie di storia religiosa, che meritano sicuramente di essere raccontate a chi non le conosce. Agli inizi del XVI secolo, mons. Francisco Jiménez de Cisneros, francescano, arcivescovo e poi cardinale, decise di inviare nel meridione d’Italia gruppi di frati francescani. La sua attenzione si rivolse a frate Salvatore degli Scalzi, nato a Toledo, che insieme ad un bel gruppo di frati, che vivevano a piedi nudi anche d’inverno, venne in Italia e fece costruire lungo i tratturi sei piccoli conventi dedicati alla Madonna delle Grazie: San Salvo (Abruzzo), Forlì nel Molise, Lacedonia, Vitulano nel Sannio, Celenza Fortore e Stignano di Lucera.
La vita di fra Salvatore fu molto austera ed ispirata alla stretta osservanza della regola francescana (Salvator discalceatus Minoribus ad ictus). Morì a San Salvo il 25 febbraio 1517, all’età di 78 anni. Lasciò un alto esempio di vita cristiana. Scrisse due libri: “ L’oratione della dottrina Christiana” e ”La regola e la via della felicità”.
Qualche tempo fa ci siamo imbattuti per caso in una monografia dello scrittore pugliese Gabriele Tardio, da cui abbiamo ricavato notizie di storia religiosa, che meritano sicuramente di essere raccontate a chi non le conosce. Agli inizi del XVI secolo, mons. Francisco Jiménez de Cisneros, francescano, arcivescovo e poi cardinale, decise di inviare nel meridione d’Italia gruppi di frati francescani. La sua attenzione si rivolse a frate Salvatore degli Scalzi, nato a Toledo, che insieme ad un bel gruppo di frati, che vivevano a piedi nudi anche d’inverno, venne in Italia e fece costruire lungo i tratturi sei piccoli conventi dedicati alla Madonna delle Grazie: San Salvo (Abruzzo), Forlì nel Molise, Lacedonia, Vitulano nel Sannio, Celenza Fortore e Stignano di Lucera.
La vita di fra Salvatore fu molto austera ed ispirata alla stretta osservanza della regola francescana (Salvator discalceatus Minoribus ad ictus). Morì a San Salvo il 25 febbraio 1517, all’età di 78 anni. Lasciò un alto esempio di vita cristiana. Scrisse due libri: “ L’oratione della dottrina Christiana” e ”La regola e la via della felicità”.
Dopo la sua morte fu quasi subito elevato agli onori degli altari. Il suo corpo fu sepolto nel convento della Madonna delle Grazie a San Salvo. Può darsi che stia ancora sotto il pavimento.
Michele Molino
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