martedì 29 settembre 2020

Dal taccuino di Angelo Del Moro: E' POSSIBILE VINCERE L'INSICUREZZA ?

E' POSSIBILE VINCERE L'INSICUREZZA ?
di Angelo Dei Moro

Sì. È possibile. Il non sentirsi in grado di fare, unito al timore di essere giudicati inadeguati rispetto agli standard sempre più elevati che la società impone può riguardare ogni ambito della vita: lavoro, vita privata, relazioni sociali. Poi tutto viene dai social. Anche se spesso il giudice più severo si rivela quello inferiore: una sorta di grillo parlante che continua a ricordarvi, che comunque facciate non è mai abbastanza. Che non siete (e non sarete mai) attraenti e capaci. 
Ci provate in tutti i modi, scopiazzando e cercando di imitare i vostri modelli di riferimento. Ma non c'è niente da fare. Continuate a sentirvi una schifezza. Perseguitati da situazioni catastrofìche. Sul piano intellettuale pensate di essere stupidi, ignoranti, poco interessati. Su quello estetico, insignificanti e trasparenti. Nonostante le pianificazioni ossessive e paranoie dei mille controlli siete sempre un passo indietro, quel misto di bellezza e mistero, di fascino e ricchezza intcriore non vi appartiene. E' lontano da voi. C' è poco da fare. Anzi direbbe lo psicologo: c'è molto da fare. 

Per tamponare la vostra fragile autostima vi nascondete spesso e volentieri dietro le bugie (troppe e facilmente smascheratoli) che finiscono inevitabilmente per danneggiare voi stessi e i vostri rapporti con il mondo. 

La paura di non essere all'altezza può spingere alla fallimentare ricerca della perfezione. Una fatica inutile. 
Quel lavoro fatto per diventare perfetti rischia di cadere nella grande imperfezione o per eccesso di rigidità o per perdita di controllo. Bisogna cercare di migliorare in modo consapevole e intelligente, quando l'intelligenza è presente, altrimenti siete spacciati. 

L'insicuro evita il conflitto, ma poi ci finisce dentro perché non è capace di controllarsi. La tanto agognata pietra filosofale chiamata autostima non si eredita, ma si costruisce, parola di psicoterapeuta. C'è da dire però, spiega l'autrice del libro che " In alcuni casi questa sensazione di mancanza di fiducia in se stessi affonda le radici in esperienze infantili .
" La colpa a volte è dei genitori che ti fanno sentire inadeguato o dei compagni di scuola specializzati nel gioco del massacro che ti prendono in giro per qualunque cosa . "Ma ci sono anche coloro che la sensazione di fiducia in se stessi l'hanno sperimentata, assaporata e goduta fino a quando non hanno subito un evento traumatico, un incidente, un fallimento, a partire dal quale la propria sicurezza ha cominciato a vacillare". 

Anche il licenziamento inaspettato getta in uno sconforto profondo da far dubitare di se stessi e da rendere difficili i nuovi colloqui dì lavoro. L'autostima non è un dono del cielo, si guadagna sul campo dimostrando a noi stessi che siamo in grado di fare concretamente. Bisogna evitare gli obiettivi impossibili e accettare che qualunque abilità complessa va acquisita a piccoli passi. Per saltare in alto bisogna prima allenarsi (con un po' di fatica) e sapere tollerare le frustrazioni. 

VASTO,21.9.2O

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