Dall'ing. Edmondo Laudazi (NuovoFaro) riceviamo e pubblichiamo
COMUNICATO
STAMPA . LA GRANDE SETE DEL VASTESE
.
La
grande sete di tutti i cittadini vastesi continua a restare nel dimenticatoio .
Ciò è intollerabile . Come è intollerabile che tutti gli
amministratori siano esclusivamente in
attesa di Giove pluvio o di un miracoloso finanziamento governativo .
Vogliamo
, quindi, riproporre una nostra iniziativa, poiché ci pare sia giunta l’ora che la evidente incapacità programmatoria della
Amministrazione Comunale di Vasto , del
gestore pubblico Sasi e dei soci
proprietari delle reti (Ersi nel nostro bacino), venga supportata da un ‘ulteriore azione di
supplenza.
Il Sindaco Menna ed il suo Assessore ai Lavori
pubblici , smettano di frignare nelle pubbliche riunioni , rimpiangendoil frutto della loro evidente inconsistenza e si impegnino per capire che fine ha fatto la nuova condotta idrica dedicata, che dalla traversa di accumulo di Celenza sul Trigno doveva rinforzare la dotazione del potabilizzatore dell’Arap, per migliorare il servizio destinato alle esigenze della Pilkington e delle altre aziende industriali di San Salvo, durante le stagioni produttive, e della costa , in estate .
Il
nuovo adduttore di servizio , già finanziato da molti anni ma non ancora appaltato
, potrebbe consentire di portare un quantitativo maggiore di acqua nel
vastese e risolvere e/o almeno
attenuare il cuore della la crisi , in
modalità sopportabili per la utenza .
Così
facendo ,il potabilizzatore esistente a Buonanotte ,di proprietà consortile
Arap, potrà infatti essere potenziato e rifornito dalla maggiore acqua
proveniente dal Consorzio di
Bonifica e dalla diga di Chiauci , in
modo da integrare le condotte consortili
, già esistenti nei pressi , fino ai
serbatoi di Montevecchio , di Colle Pizzuto e di Sant’Antonio Abate .
Parallelamente i “solerti” forti amministratori vastesi si impegnino a far meglio utilizzare le risorse ordinarie del Bilancio Sasi per una effettiva riduzione
delle perdite della rete distributiva
della Città del Vasto – promesse ma non ultimate - , anche nelle zone
protette , dove per riparare una
rottura sono necessari autorizzazioni e tempi biblici .
Queste cose si possono fare . Si facciano.
Eseguiti
questi interventi prioritari, ci si potrà occupare delle altre problematiche della gestione più ampia della Sasi
e delle connesse esigenze
territoriali assoggettate al suo controllo gestionale, anche per capire cosa
stia effettivamente accadendo nella governance
societaria ( aumenti tariffari , ), al di la dell’intollerabile – questo
sì solerte - invio delle esose bollette
non supportate da un corrispettivo miglioramento del servizio fornito agli utenti .
Si
potrà , nel caso, possibilmente ricordare che , ove non fossero disponibili
finanziamenti pubblici, ci sono altri modi per trovare risorse utilizzabili in
tempi brevi , sul mercato , per ottenere il miglioramento degli impianti
idropotabili . Ma questa è un’altra
storia .
La stagione estiva sta passando ed i guai da
insufficienza idrica del nostro territorio
sono ormai , anche in questo 2020, stati sfangati con disagi e sacrifici
. Ma esiste anche il futuro , che è alle
porte di Vasto e che deve essere
organizzato per il benessere dei cittadini .
Il
Nuovo Faro di Vasto - Edmondo Laudazi
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