domenica 9 agosto 2020

ACQUEDOTTO DEL SINELLO: DUE PREZIOSI DOCUMENTI INEDITI SULLE TRAVERSIE E SULLE COMPLICAZIONI DURANTE I LAVORI DI COSTRUZIONE

Ing. ANTONIO IZZI   a 29  anni
Ringraziamo la prof. Gabriella Izzi Benedetti,   per aver scelto “NoiVastesi”, per la pubblicazione di due inediti del 1924 riguardanti la realizzazione dell’Acquedotto del Sinello, la prima vera rete idrica … dopo l’Acquedotto Romano delle Luci !
Si tratta delle due relazioni integrali lette dal Presidente Gelsomino Zaccagnini e dal Direttore dei lavori ing. Antonio Izzi, nella seduta del Consorzio del 28 maggio 1924. Due importanti documenti storici che offrono numerosi dettagli ai ricercatori locali. 

In premessa alcune considerazioni di  Gabriella Izzi Benedetti, figlia del progettista e direttore dei lavori ing. Antonio Izzi. 

GELSOMINO ZACCAGNINI E ANTONIO IZZI:  "due personaggi diversi per età, carattere, mansioni, ma assai vicini per la passione che li anima e l’onestà con la quale svolgono il loro mandato".

Le due relazioni concernenti l’Assemblea tenutasi a Vasto il 28 maggio 1924 sulla progettazione e realizzazione dell’Acquedotto del Sinello, opera di importanza vitale e di difficile esecuzione sia sul piano economico che tecnico, propongono Gelsomino Zaccagnini e Antonio Izzi come appassionati interlocutori. Si tratta di due personaggi diversi per età, carattere, mansioni, ma assai vicini per la passione che li anima e l’onestà con la quale svolgono il loro mandato. Gelsomino Zaccagnini impegnato a risolvere tutte le complicate pratiche amministrative, deciso a bussare a tutte le porte per ottenere la realizzazione del progetto senza causare oneri insopportabili ai Comuni consorziati, pagando all’occorrenza di tasca sua, Antonio Izzi impegnato nella realizzazione pratica del progetto, perseguendo l’obiettivo di rispettarne regole, tempi, spese. Vivendo una specie di religione del ben fare, del dovere, della responsabilità. Tutti e due con il cuore verso le popolazioni in attesa. Fare presto, fare bene, restare nelle previsioni di spesa. Riuscirci. Addirittura ridurle. Dare respiro alle amministrazioni comunali. Tutto questo al giorno d’oggi sembra leggenda. Non si fa altro che leggere di ruberie, ammanchi, lavori sospesi per mancanza di fondi ( distratti da chi? Sempre difficile muoversi in questi gineprai). Riusciremo mai a tornare ad una mentalità di obbligo civile come servizio, valore collettivo, rispetto verso se stessi e le comunità? 
Gabriella Izzi Benedetti

Il 28 maggio 1924 i Consorzi riuniti di Vasto e Casalbordino tennero una Seduta sull’Acquedotto del Sinello con relazione del Presidente Gelsomino Zaccagnini e a seguire quella del Direttore dei lavori Antonio Izzi



RELAZIONE DEL PRESIDENTE

Zaccagnini esordisce ricordando che tutti gli Enti legalmente costituiti conservano un archivio con notizie relative al loro operato. In questo caso egli vuole tramandare memoria delle tante iniziative e difficoltà incontrate per dotare i Comuni consorziali della fornitura idrica. 

“Dopo tanti anni di peripezie ed ansie, i due progetti di conduttura per l’acquedotto del Sinello … furono approvati e finanziati con un unico decreto in dicembre del 1917 per la somma di 2 milioni e 490 mila lire. In virtù di tale decreto nel successivo anno 1918 dovevano essere iniziati i lavori di captazione delle acque; ma ciò non avvenne per cause indipendenti dalla nostra volontà. Nel 1919, quando dai Comuni consorziati si levava la protesta contro i dirigenti responsabili di tanta deplorevole inerzia, i Delegati consortili si riunirono a Vasto e nella sala della Giunta Municipale deliberarono di fondere i due consorzi e iniziare i lavori di costruzione in economia, provvedendo ai fondi con un mutuo bancario da estinguersi mediante prelevamenti dalla cassa DD. e PP. su appositi certificati d’acconto. L’inizio del lavori con un finanziamento insufficiente per gli aumentati prezzi del materiale e della mano d’opera, richiedeva altri sacrifici da parte dei Comuni consorziati; ma … la necessità dell’acqua si faceva sempre più imperiosa e gl’Ingegneri progettisti minacciavano un giudizio per il pagamento del loro avere, ammontante alla somma di oltre 50mila lire. D’altra parte le popolazioni interessate reclamavano l’acqua come loro principale bisogno della vita … Non più vuote discussionidunque, ma serietà di virili propositi faceva pressione nel nostro animo; epperó mentre il Comitato direttivo iniziava il lavoro di allacciamento della sorgenti, i Comuni consorziati attendevano al perfezionamento della pratica del mutuo … Si procedeva così con animo lieto alla costruzione della grande opera, fiduciosi di portarla presto a compimento con altri atti amministrativi, quando il Ministero competente emanò una disposizione con cui stabilì che per le opere incominciate potevasi ottenere solo un altro mutuo uguale al primo; dimodoché accettando una tale mostruosa restrizione, ci saremmo trovati con altri due milioni e mezzo di debito e costretti a cessare il lavoro nel meglio della costruzione, senza speranza di poterli riprendere. … il mio animo ne fu oltremodo amareggiato e la mente alquanto smarrita, siccome in quel momento non vedevo il mezzo di fronteggiare quella che io chiamai sciagura per il grave danno che arrecava ai Comuni e per la responsabilità che avevamo assunto noi, iniziando i lavori di costruzione. Ma, riavutomi dallo stordimento del colpo … mi misi subito sulla via della lotta che mi doveva condurre al trionfo della nostra causa, che è soprattutto causa umanitaria. Impostata bene la questione, le difficoltà non mi dovevano arrestare lungo la via. Il Governo provvide al principale bene pubblico con la legge del 1911; il Governo volle variati i nostri progetti facendoci perdere non poco tempo prezioso; il Governo li approvò finanziandoli; il Governo ci esortò a costruire subito l’opera di tanta necessità civica e il Governo perciò doveva darci tutti i mezzi per portarla a compimento. Incominciai quindi a interessare gli Uffici di tutela, il Consiglio provinciale e gli Onorevoli nostri Deputati di ogni colore politico, affinché ci aiutassero a raggiungere lo scopo; ma inutilmente, perché il Governo e la Cassa DD. e PP. si erano sgomentati davanti a una febbrile richiesta di fondi per opere di utilità pubblica che si volle sentire tutta in una volta, e avevano prudentemente disposto di arrestarla per evitare le gravi conseguenze che ne potessero derivare a danno dell’organismo statale. 

Ma la responsabilità dell’inizio del lavoro non poco vigore accrebbe alle mie modeste forze, e me ne avvalsi guidato dalla fede di chi deve raggiungere una meta allontanata dagli eventi, ma non distrutta. Mi recai ripetutamente a Roma a distribuire memoriali a quanti potessero sostenere le nostre ragioni; e dopo tanto lavoro ebbi l’assicurazione che il Governo sarebbe stato propenso a integrare la somma necessaria al compimento dell’opera con un terzo mutuo all’interesse del 4%. Il gravame, in apparenza lieve, avrebbe prodotto danno ai Comuni già stremati dalle conseguenze della guerra e mi ribellai a tanta ingiustizia, sostenendo il diritto di essere sciolti dall’obbligo di continuare a pagare le annualità del mutuo e rimborsare i Comuni delle spese fatte per la redazione dei progetti e costruzione delle opere di allacciamento delle sorgenti, quasi ultimata in quel momento. La proposta fu respinta ma la mia reazione aumentò e non diedi più pace a quanti dovevano finalmente comprendere l’eccezionalità del caso, considerando le pessime condizioni igieniche e finanziarie dei nostri Comuni. 

Ne parlai di nuovo all’Illustre Prefetto Palmieri, che tanta parte prendeva alla causa, ed egli … mi propose di recarmi con una sua lettera all’Onorevole Corradini Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, per reclamare un provvedimento di indole generale che tanti attendevano, oppure cercare di fargli risolvere riservatamente il nostro caso, come speciale favore. Accettai grato la proposta che fu coronata da successo; giacché l’Onorevole Corradini con una disposizione riparatrice autorizzò tutti i finanziamenti di ogni opera di pubblica utilità. La immediata conseguenza per noi fu l’aggiornamento dei progetti che l’On. G.P.A. approvò integralmente, come approvò dopo pochi giorni il nuovo statuto consortile, che riconferma per noi di rimanere in carica fino al compimento dell’opera. In così importante periodo non potevamo avere un prefetto più saggio ed energico del Grand’Uff. Dott. Regard che comprese l’importanza dei suoi atti diretti ad assicurare la rapida costruzione dell’opera… per cui fu sollecita anche la collaborazione degli Illustri componenti della G.P.A. e degli egregi funzionari della Prefettura, Sottoprefettura e Genio Civile. Uguale assistenza avemmo dagli Uffici Superiori di Roma … tra i quali mi è grato ricordare il G. uff. Palmieri … il mio caro amico e concittadino Comm. Martella, … l’Ing. Cav. Pasca … La pratica del mutuo integrativo che – more solito – avrebbe dovuto avere un corso di diversi mesi per ottenere il mutuo spezzettato il mutuo medesimo a causa dell’entità della somma ammontante a oltre 9 milioni di lire, fu sbrigata in pochi giorni … 

Perfezionata così la pratica del mutuo integrativo mi feci premura di disporre l’asta per gli appalti dei lavori a licitazione privata, la quale andò deserta non solo perché i prezzi di aggiornamento non erano quelli desiderati dall’ingordigia degli appaltatori, ma anche perché un’organizzazione malefica mirava a far aumentare la spesa di un altro milione al più poco. Fu la costante serenità del mio spirito … che distrusse la nuova penosa situazione evitando altre lunghe pratiche amministrative nonché nuovi aggravi ai Comuni consorziati. Occorreva mettersi senz’altro sulla via dell’appalto a trattativa privata, per la quale venivo ad assumere non poca responsabilità morale e lo feci risolutamente, riallacciando relazioni con Ditte meno pretenziose e procurando che le nuove comprendessero l’importanza dell’opera che darà all’impresa non solo onesto utile finanziario ma immenso vantaggio morale. E la Ditta Del Fante e Manni capì subito il concetto informativo … e accettò le condizioni imposte da me a tutela degli interessi consortili. Il nuovo successo si affermò principalmente per naturale disposizione d’animo dell’Ill. Sig. Prefetto Regard il quale …autorizzò il sistema di appalto a trattativa privata con la Ditta Del Fante e Manni di Roma … e nel Maggio del 1923 la nostra grande opera era nel suo pieno inizio. 

Il primo periodo dei lavori fu chiuso in Dicembre dello scorso anno e posso assicurare che tutte le controversie, inevitabili in simili casi … furono liquidate col mio diretto intervento, senza danneggiare gli interessi del Consorzio…. Da poco più d’un mese il lavoro ha ripreso il suo corso normale e giova sperare che, se non vi saranno spiacevoli impedimenti alla fine di quest’anno la costruzione della conduttura potrà essere pressoché ultimata, salvo completarla nel prossimo anno 1925 specie per quanto riguarda la distribuzione dell’acqua nell’interno dei Comuni e l’allacciamento di altre 3 sorgenti …. Il penoso cammino per raggiungere la sospirata meta, sta per essere ultimato, sebbene vi sia ancora da risolvere la somministrazione dell’acqua alle popolazioni dei Comuni di Roccaspinalveti e San Salvo per i quali verrà sfruttata la sorgente di S. Egidio nel tenimento di Castiglione. Essa darà tre litri d’acqua al minuto secondo, di cui uno assegneremo a Rocca e due a San Salvo… E poiché la conduttura attraversa già tutto l’abitato di Roccaspinalveti, è umano concedere a quella popolazione l’uso di un fontanino, non essendo possibile trattenerla dalla voglia di bere l’acqua ch’essa sente scorrere, starei per dire, anche dormendo... 


E ora passiamo alla parte amministrativa, riguardante la vita dell’Ufficio consortile, giacché quella della costruzione dell’acquedotto si basa sulla cifra del contratto d’appalto in nessun modo aumentata, non essendo stato finora necessario ricorrere a prelevamenti di somme da quelle impreviste.Negli anni 1920, ’21,’22 l’amministrazione del Consorzio ebbe dai Comuni interessati la somma di L.22741, con cui avrebbe dovuto coprire tutte le spese riguardanti il fitto del locale, l’interesse del mutuo contratto per la costruzione in economia delle opere di captazione, la redistribuzione al personale dipendente, le indennità di trasferta ai consiglieri d’amministrazione, gli stampati, la posta, il telegrafo, il telefono e vari oggetti di cancelleria. Ebbene … con essa non solo abbiamo assolto ogni nostro impegno, ma ci risulta alla chiusura dei conti del 1922 un avanzo di L. 3144,15, con cui abbiamo potuto fronteggiare quasi tutte le spese del ’23, per il quale nessun atto di bilancio fu compilato e quindi nessuna richiesta di fondi fu fatta ai Comuni consorziati che restano per ora dispensati dal provvedere alle solite spese consortili, le quali devono essere imputate a carico dell’opera sino al compimento di essa, dovendosi ora considerare anche Ufficio di costruzione quello che prima era semplicemente di amministrazione… Se la modesta somma di L. 22741 ha potuto coprire le spese di bilancio e dare l’avanzo di oltre tremila lire, è stato perché il personale di segretaria si è contentato di una meschinissima retribuzione, il fitto del locale non si è dovuto pagare, essendo tenuto in casa mia l’Ufficio consortile e il rimborso delle ingenti spese sostenute da me negl’innumerevoli viaggi per recarmi a Chieti, Roma, Pescara, Montazzoli, Castiglione, Agnone ed a quasi tutti i Comuni consorziati non è dovuto effettuare, avendovi io rinunciato spontaneamente. Esse ammontano a una somma superiore a quella citata che i Comuni han dovuto versare in tre anni per tutti i bisogni di amministrazione. 

Mi auguro che tale mio asserto, fatto per esigenza di documento … sia preso nel suo vero senso. Intanto consentitemi ch’io vi rivolga l’espressione del mio grato animo per l’autorevole assistenza avuta da voi tutti… e sia altresì gradito il saluto cordiale del mio cuore ai componenti del Consiglio d’amministrazione che non lievi disagi ha dovuto affrontare… E nel farvi la presentazione augurale del nuovo segretario Avv. D’Alonzo e del nuovo Direttore Ing. Munoz, sento il dovere di dedicare un pensiero affettuoso e riconoscente all’Ing. De Marco che iniziò la costruzione della grande opera e all’Ing. Izzi che seppe subito rendersi conto della responsabilità che assumeva, dirigendo i lavori del più importante tronco di conduttura, durante la lunga malattia del prefato Direttore titolare

Vasto, 28 maggio 1924 Il Presidente G. Zaccagnini



RELAZIONE DEL DIRETTORE DEI LAVORI

Antonio Izzi esprime innanzitutto la sua gratitudine per essere stato nominato nel ’23 vicedirettore dei Lavori. E in seguito direttore pro tempore. Viene quindi a riferire sul suo operato fino al 15 gennaio 1924. “Ma, da più d’un mese” nota” un nuovo ciclo di attività si è riaperto sui nostri lavori” e porterà al completamento dell’acquedotto.

“Consegnati i lavori all’Impresa il 10 maggio dell’anno scorso per il tratto che va dalle Sorgenti di Ponte Sinello alla Forcatura di M. Sorbo su un percorso di 14 Km, mentre l’Impresa il 22 maggio si metteva all’opera organizzando innanzitutto il difficile trasporto dei tubi lungo la conduttura, lavoro questo che assorbì da solo i primi mesi, la Direzione dei lavori provvedeva a tacitare i numerosi proprietari dei terreni attraversati e danneggiati preoccupandosi di valutare subito l’entità dei danni e le indennità di servitù da accordarsi, e stabilire un concordato con i singoli proprietari. Provvedeva inoltre a preordinare la consegna delle opere delle sorgenti di Sega delle Acque e della conduttura di riunione con quella di Ponte Sinello, sì che anche questi lavori potevano essere iniziati sul finire del mese di luglio e condotti innanzi alacremente, tanto che nel mese di agosto erano già ultimati gli scavi relativi alla conduttura di un percorso di 1307 metri da quota 1120 ad 889 sul m., scavi che per alcuni tratti dovettero farsi in condizioni difficili data la natura del terreno per molta parte formata da roccia compatta da minee per i forti dislivelli raggiungenti talora la pendenza del 70%... dovettero abbandonarsi le sorgenti di Sta Maria del Monte erroneamente comprese dapprima insieme a quelle dette di Sega delle Acque e questo, insieme al verificarsi di un forte abbassamento nella portata della sorgente consigliò la Direzione dei Lavori a ridurre il diametro dei tubi da 110 a 80 m/m realizzando una economia lorda di L.17252,40. Il 1° ottobre era iniziata la costruzione del bottino di arrivo alle Sorgenti di Ponte Sinello, era stato portato a termine lo scavo della galleria filtrante di Sega delle Acque, eseguiti in complesso lavori per un totale di L. 80000,00 e quando il 7 ottobre, in seguito alle dimissioni del Direttore dei Lavori ing. Federico Di Marco ne assunsi temporaneamente le funzioni, mi preoccupai innanzitutto di sollecitare l’Impresa per portare a termine le opere di Sega delle Acque. 

E nei mesi di ottobre-novembre furono completate tutte le opere di presa di quelle sorgenti costituite da una galleria filtrante della lunghezza di 8 metri e da un edificio ricoperto da un solido solaio di cemento armato. In questo bottino si provvide a ripartire l’acqua tra il consorzio e la Società Agnonese proprietaria del fondo in cui trovansi le sorgenti e ciò è fatto a mezzo di bocche che in periodo di massima magra assicurano sempre al consorzio i due terzi della portata. Furono posati tutti i tubi fino alle sorgenti di Ponte Sinello, dal quale a mezzo di tubi di 110 m/m l’acqua della Lupara si riunisce con quella già precedentemente raccolta. Dal mese di dicembre questa conduttura è in esercizio e tutta l’opera è costata la somma di L.151294,30. L’ammontare della spesa preventivata per queste opere, secondo quanto risulta da progetto aggiornato il 12 aprile 1922 è di 239,422,90 e ad opere compiute si può ben affermare di aver speso in meno la somma di L. 88,128,60… bisogna però aggiungere che le misure eseguite a più riprese sulla portata della Sorgente di Sega delle Acque non ci dettero i risultati previsti dal progetto dell’Ing. Pallucchini, ed anche non abbandonando la Sorgente di S. Maria del Monte, non avremmo visto che aumentare di poco il totale disponibile. 

Questo fatto però, mancandoci i risultati delle misure degli anni precedenti, può essere semplicemente contingente e da imputarsi alle non comuni siccità avvenute negli ultimi due anni, perché in rapporto alle condizioni stratigrafiche del terreno, trattandosi per Sega delle Acque di una sorgente di affioramento, la sua portata è in stretta correlazione con la quantità di precipitazioni atmosferiche avvenute nel bacino imbrifero. .. I lavori perla posa dei tubi della conduttura principale nei mesi di ottobre, novembre, dicembre ricevettero il loro maggiore impulso, tant’è che in questi 3 mesi furono posati, provati e ricoperti 5 Km e 518 metri di tubi. Furono eseguite opere a carico di tutti i Comuni consorziati per un importo di L. 1,038,768,03, di cui L. 823,818,82assorbite dal solo costo dei materiali metallici. Ho la soddisfazione di potere annunciare che la spesa sostenuta finora rientra perfettamente nei limiti delle previsioni fatte in progetto. Ed infatti per la conduttura posata, per ogni metro lineare si ha in media una spesa di L. 189,00 circa. Tutta la spesa preventivata per il tronco che va dalle Sorgenti di Ponte Sinello alla presa pel Comune di Guilmi è di L. 2,436,000,05 e siccome per arrivare a quel punto occorre costruire altri 7296 metri di conduttura, anche se per l’avvenire il costo unitario dovesse essere identico al precedente, in definitiva si resterà al di sotto del totale generale preventivato. 

Ma ho motivo di credere che il costo unitario per la conduttura per il rimanente tronco dovrà scendere, dato che finora per la natura molto accidentata del terreno è stato necessario eseguire talvolta degli scavi raggiungenti i 4 metri di profondità con i necessari fognoli in pietra, è stato necessario intercalare con maggiore frequenza che non per l’avvenire gli sfiatatoi automatici e le saracinesche di scarico, e tutte queste maggiori necessità hanno apportato maggiori spese che si ridurranno invece in avvenire. E tutto ciò è stato ottenuto perché la Direzione dei Lavori ha la sicura coscienza di aver provveduto sempre nel modo più rigoroso a tutelare l’interesse dei Comuni consorziati. Stante il bisogno dei Comuni riuniti in consorzio e la necessitàdi aumentare al massimo possibile la disponibilità dell’acqua, dietro incarico … dell’Ing. Federico Di Marco, tenni allo studio alcune sorgenti che si presume abbiano la loro origine dalle stesse sorgenti che alimentano il Lago Negro di Montazzoli. Con misure periodicamente eseguite ottenni una portata complessiva di 9 litri in periodo di massima magra, ma … con l’allacciamento di quelle sorgenti si potranno avere ben dodici litri al secondo, cifra questa che integrerebbe pienamente il quantitativo necessario ai Comuni consorziati. Per queste sorgenti, proprietà del Comune di Montazzoli venne iniziata l’esecuzione di un progetto di massima … che in seguito alle trattative personalmente condotte dal Sig. Presidente Zaccagnini, col Consiglio Comunale di Montazzoli, avremmo dovuto comunicare a quel Comune … per un possibile, bonario accordo di vendita o cessione delle sorgenti, o per esperire pratiche per espropriazione a causa di pubblica utilità. Il progetto di massima sarebbe già stato presentato, se restato solo alla Direzione dei Lavori, non avessi dovuto rimandare lo studio a tempi migliori. Ora che la stagione è propizia lo studio sarà ripreso anche col valido contributo del nuovo Direttore dei Lavori Ing. Munoz.In quanto alla maggiore spesa per queste maggiori opere … attualmente vi è una disponibilità di L. 267,000,00 in cifra tonda a favore del Consorzio di Casalbordino, somma formata da L. 128,956,35 preventivate per la raccolta delle sorgenti di S.Miceto, abbandonate, da L. 50,000,00 spese in meno per la raccolta delle Sorgenti di Ponte Sinello e dalle L. 88,000,00 spese in meno per la raccolta delle sorgenti di Sega delle Acque, e tenuto conto del totale delle somme a disposizione, si può affermare che questi nuovi allacciamenti potranno essere eseguiti senza che i Comuni dell’ex consorzio di Casalbordino siano costretti a contrarre altri mutui di qualche importanza. 

Con la raccolta delle nuove sorgenti, l’approvvigionamento idrico … viene assicurato… anche per il periodo di massima magra. Coll’entrata in consorzio dei Comuni di Roccaspinalveti e S. Salvo maggiori necessità sono apparse … abbiamo cercato… in collaborazione col Sig. Presidente… risolvere il problema … senza peraltro venire a ledere i diritti acquisiti dai Comuni già consorziati. Se da un lato non si poteva escludere a priori questi Comuni dal venire a beneficiare dei nostri lavori, specialmente per ragioni d’ordine morale… la nostra conduttura per oltre 10 Km invade i terreni di Roccaspinalveti, apportando danni …, d’altro canto per provvedere al totale approvvigionamento idrico dei Comuni consorziati si era costretti a studiare lo sfruttamento di altre sorgenti … e sembrava assurdo distrarre complessivamente 3 litri d’acqua al secondo per i nuovi Comuni. Noi abbiamo risolto la questione provvedendo alla raccolta delle sorgenti di S. Egidio, nel territorio del Comune di Castiglione M.M. e distanti appena 3 Km dalle sorgenti di Ponte Sinello… danno effettivamente una portata di 3 litri che può essere ripartita assegnando un litro a Roccaspinalveti e due a S. Salvo. … La spesa per la riunione di queste sorgenti e della condotta fino alla camera di raccolta di Ponte Sinello potrà essere intorno alle 130,000,00 lire e andrà a carico dei due Comuni interessati proporzionalmente al beneficio… 

A loro carico andrà inoltre il contributo per la conduttura consorziale, che sarà valutato con gli stessi criteri seguiti per gli altri Comuni, oltre il costo della diramazione e distribuzione interna. Gli altri Comuni riceveranno il beneficio di avere i Comuni Roccaspinalveti e S. Salvo concorrenti alla spesa della conduttura consorziale. Non essendo stati eseguiti ancora i progetti… non può precisarsi la spesa che andrà a carico … il Comune di Roccaspinalveti data la necessità di distribuire l’acqua ai suoi diversi nuclei cittadini andrà incontro a una spesa non inferiore a 200,000,00 lire e il Comune di S. Salvo, che avrà una diramazione a suo esclusivo servizio di circa 10 Km dalla spartiacque di Colle Cannaveccia dovrà affrontare una spesa di 750,000,00 …compreso il contributo per la conduttura consorziale. Soltanto il 15 aprile scorso, dopo la sospensione invernale, i lavori sono stati ripresi e procedono con ritmo che va accelerandosi. Si essi riferirà a suo tempo il nuovo Direttore; a me basta dirvi che in 40 giorni si sono posti in opera altri 3 Km di conduttura, e ci avviciniamo al nono Km. Si lavora già sulle pendici del Monte Sorbo e fra un mese esso sarà valicato. 

In questo nuovo anno di attività la Direzione dei Lavori … potrà, nei limiti delle sue attribuzioni… convergere i suoi sforzi per far sì che l’Impresa assuntrice continui a ben lavorare come ha fatto fino ad oggi, in modo che l’Acquedotto del Sinello, opera notevole di civile progresso, possa essere nel più breve tempo un fatto compiuto.

Vasto 28 maggio 1924 Ing. Antonio Izzi
Le due Relazioni sono state approvate per acclamazione dai signori Delegati dei Comuni consorziati e con voto di plauso al Presidente Commendatore Gelsomino Zaccagnini e al Direttore dei Lavori Ingegnere Antonio Izzi

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