di LINO SPADACCINI
Senza entrare nel merito della polemica sullo stato di
abbandono e sul futuro dell’Asilo Carlo Della Penna, ampiamente trattato dalla
stampa in questi ultimi anni, oggi vogliamo parlare della straordinaria opera
d’arte realizzata dal maestro Enrico Manfrini.
Percorrendo via Madonna dell’Asilo, parzialmente oscurata
dall’alta vegetazione presente, è ben visibile sulla facciata dell’edificio il
pregiato pannello in bronzo dal titolo Il
trionfo del lavoro, realizzato nel 1954 dallo scultore Enrico Manfrini.
Molti, magari passando davanti all’ex asilo vastese, hanno
dato uno sguardo fugace all’opera, senza dargli peso. Se ci si sofferma a
guardare tutto l’insieme e, successivamente, scena dopo scena, tutte le
immagini che escono fuori dal pannello, ci si rende conto del grande capolavoro
realizzato dal Manfrini e della ricchezza che il compianto don Carlo Della
Penna ci ha lasciato.
Un’opera fortemente voluta dal benefattore vastese
trapiantato in Argentina, che ha scelto personalmente l’artista e l’argomento, curando
il tutto nei minimi dettagli. “Carlo
Della Penna”, scriveva il compianto Angelo Cianci sul quotidiano Il Tempo del 25 agosto 1955, alcuni
giorni prima dell’inaugurazione dell’asilo, “partito più di mezzo secolo fa dalla sua Vasto verso la lontana Argentina,
con pochissimi soldi e con un bagaglio di sogni e di speranze è riuscito con la
forza della volontà ad imporre la sua grande industria cartotecnica che
possiede a Buenos-Ayres all’attenzione dell’alta industria internazionale che
opera in questo settore. Forse per questo egli ha voluto decorare la parete
esterna del suo asilo con un bassorilievo dalle dimensioni imponenti tutto in
bronzo, opera della scultore Manfrini di Milano raffigurante il trionfo del
lavoro. La vanga che fende la terra dura delle nostre contrade, il timone delle
nostre paranze che solca i mari, la ruota dei nostri primi carri agricoli che è
la originaria manifestazione del lavoro meccanico che si svincola dalle forme
primitive del lavoro avvilente”.
Enrico Manfrini è un artista di primissimo livello nel
panorama artistico italiano. Nato a Lugo di Romagna nel 1917, ha studiato
all’Accademia di Bologna e in seguito all’Accademia di Belle Arti di Brera a
Milano, dove è stato successivamente docente di scultura.
Durante la sua lunga carriera ha realizzato numerose e
prestigiose opere monumentali, come la Porta della Glorificazione di Maria
della Cattedrale di Siena (1958), la Porta Santa nella Basilica di San Paolo
Fuori le Mura di Roma (2000), le porte della Cattedrale di San Francisco e la
Saint Paul Church di Valpuraiso. Apprezzato in particolar modo da Paolo VI, per
il quale curò la realizzazione della Cappella privata, Manfrini ha plasmato un
numero impressionante di sculture, tra le quali ricordiamo un busto dedicato a
Giovanni Paolo II e il Monumento a Mamma Margherita nella Basilica di Don
Bosco.
Al pari delle opere appena citate, l’opera vastese entra di
diritto tra i capolavori dell’artista e di tutto il movimento scultoreo
italiano: un grande monumento al lavoro, un capolavoro da riscoprire e,
soprattutto, da valorizzare.
Lino Spadaccini
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