da Basso Ritucci riceviamo e pubblichiamo
Gli Stati Fratelli di Robert Schuman
Il 9 maggio di 70 anni fa il ministro degli esteri Francese fece un appello per la formazione di una comunità di
“Stati Fratelli”, ma ad oggi cosa resta di questo discorso fatto all’ Europa.
La pace mondiale non può essere salvaguardata se non con degli sforzi creativi, ricordiamoci che l’Europa non è stata “fatta”, ma è il risultato di numerose battaglie e guerre. Il ministro francese aveva colto in pieno il problema, come mantenere la pace nel Vecchio Continente? Per Schuman essa era un imperativo categorico, un disegno spirituale e morale, non una strategia politica o una banale realtà.
Altra riflessione di Schuman che voglio evidenziare è “ L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme, essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto.”
La solidarietà tra le nazioni non è soltanto pietà e commiserazione per chi ha di meno, ma unità che si adopera per fare il bene di tutti. L’ ingiustizia è il frutto della mente malata che ignora chi ha bisogno di essere aiutato.
Le istituzioni europee “sarebbero un corpo senz’ anima, se non fossero animate da uno spirito di fraternità fondato su una concezione cristiana di libertà e di dignità della persona umana.”
La dichiarazione di Robert Schuman, dopo settant’ anni, è ancora attuale e sembra precedere il desiderio espresso da Papa Francesco. Schuman non ha previsto l’avvenimento dell’ Europa, ma l’ ha preparato. Spetta ora ai cristiani e a tutte le donne e gli uomini di buona volontà donare alle nuove generazioni delle ragioni per vivere e per sperare.
Il presidente A.P.S “Don Antonio Di Francescomarino
Ritucci Basso (detto Lucio)
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