venerdì 3 aprile 2020

ALLA SCOPERTA DEL CENTRO STORICO DI VASTO: UNO SGUARDO ALLE CHIESE

S. Maria Maggiore
di Antonio Santoro

La nostra Città vanta due grandi storici: A. Viti e C. Marchesani. Le citazioni riguardanti l’Arte Sacra sono spesso dovute a loro. E’ doveroso da parte mia ringraziare il defunto Don Michele Ronzitti che mi ha permesso di conoscere “L’arte sacra “di Vasto.

Chiesa di S. Michele Arcangelo
Le imponenti colonne doriche, che adornano la facciata e immettono nella navata, caratterizzano questa “Chiesa votiva”in quanto edificata dal popolo per scongiurare la peste. Siamo intorno al 1675. La forma ottagonale, tipica dei Battisteri,la disposizione a croce greca, le conferiscono una rilevante luminosità. Molto pregiati sono i legni dorati
dell’Altare maggiore e delle statue degli Angeli. La realizzazione in mattoni, provenienti dalle fornaci locali, le conferisce una splendida cromatura esterna.

Chiesa dell’Addolorata (San Francesco di Paola)
Le lunghe lesene in mattoncini, le spallette sinuose e il portone d’ingresso (autentico Luigi XIV) ci ri- portano certamente alla Scuola Vanvitelliana che, come vedremo più avanti, entra a pieno titolo nella Chiesa del Carmelo. E come non ammirare  la cupola coeva  dalle eleganti  curve (1700)?

Chiesa di Santa Maria
Edificata nell’XI sec, la torre campanaria nel 1300, successivamente ingrandita nel 1700. Conserva una spina della corona di Cristo.Diventa Cattedrale nel 1853. Con la ristrutturazione del 1890, si è passati, all’interno, da una prevalenza dello stile romanico a uno gotico. Pregevoli sono i dipinti del 1500: una tela “Ecce Homo” della scuola del Tiziano (1300) e “La Pentecoste” attribuita al  Solimena (1717). Molto preziosi sono l’Ostensorio, un Reliquario d’argento e una Croce Processionale del 1700.

Chiesa di San Giuseppe
Edificata nel VI secolo, solo nel 1200 con i padri Agostiniani è stata costruita la stupenda facciata con il Rosone. Il campanile elegante è del 1730. Nel 1853 diventa Cattedrale. Nel 1890 completamente ristrutturata, passa da una prevalenza dello stile romanico, all’interno, al gotico (Ing. Benedetti) E’ adornata da statue lignee del 1600 da una madonna del 1505 del Valona e un San Giuseppe di arte napoletana del 1800. Splendidi i vetri policromi delle finestre ad effetto ma poco funzionali in quanto negano la luce.

Portale di San Pietro
E’ciò che rimane dopo la frana del 56. Alessanrdo III, di ritorno dall’Oriente (1170, ) volle edificare  una splendida chiesa cristiana sul tempio della  dea Cerere, i cui resti sono visibili sulla base della facciata.  Il portale in pietra merlettata mostra un’insolita “Deposizione”con una Madonna dal viso moresco e un Cristo con il capo flesso.


Chiesa del Carmelo (Madonna Del Carmine)
L’armonia del portale in pietra, delle lesene in mattoni, della cupola, la navata a “croce greca”, tutto richiama alla Scuola Vanvitelliana. L’ing. Goffredo progettista, gli scalpellini molisani con il maestro Calvitto, gli stuccatori partenopei (Carboni e Saccioni) l’hanno resa unica nel suo genere, ma ciò che rende veramente singolare questa Chiesa sono gli arredi lignei: la Sacrestia, i due confessionili, il pulpito. Qui le tarsie e gli intagli raggiungono livelli ineguagliabili (Luigi XIV e Luigi XVI.) All’interno, tra gli altri, i vi sono due dipinti del 1700 di Tiberi e De Litiis (pittori vastesi).

Chiesa di S Antonio di Padova
La facciata e la porta d’ingresso accennano alle sovrapposizioni e superfetazioni e direi, incuria. Grazie alla vicina S. Pietro franata all’interno della chiesa sono custodite statue del 500 di un splendida policromia. Un  Crocifisso in Legno di Giacomo Colombo (1700) e  l’impronta del vastese Manella che ha realizzato la statua di S.Pietro  in terracotta del 1800, le conferiscono prestigio.  La chiesa,  all’epoca, nasce in stile romanico attualmente la  si vede “barocca”.

Chiesa di S Nicola della Meta
Dal Viti sappiamo che era già presente intorno al 1650, certamente nata dalla devozione dei marinai che portavano in mare la statua del Santo. Semplice,  collocata in una splendida posizione panoramica, Don Michele direbbe di stile rurale, oggi potrebbe essere la Chiesa preferita di papa Francesco.
                            

Nessun commento: