S. Maria Maggiore |
La nostra Città vanta due grandi storici: A. Viti e C. Marchesani. Le citazioni riguardanti l’Arte Sacra sono spesso dovute a loro. E’ doveroso da parte mia ringraziare il defunto Don Michele Ronzitti che mi ha permesso di conoscere “L’arte sacra “di Vasto.
Chiesa di S. Michele
Arcangelo
Le imponenti colonne
doriche, che adornano la facciata e immettono nella navata, caratterizzano
questa “Chiesa votiva”in quanto edificata dal popolo per scongiurare la peste.
Siamo intorno al 1675. La forma ottagonale, tipica dei Battisteri,la
disposizione a croce greca, le conferiscono una rilevante luminosità. Molto
pregiati sono i legni dorati
dell’Altare maggiore e delle statue degli Angeli. La realizzazione in mattoni, provenienti dalle fornaci locali, le conferisce una splendida cromatura esterna.
dell’Altare maggiore e delle statue degli Angeli. La realizzazione in mattoni, provenienti dalle fornaci locali, le conferisce una splendida cromatura esterna.
Chiesa dell’Addolorata (San
Francesco di Paola)
Le lunghe lesene in
mattoncini, le spallette sinuose e il portone d’ingresso (autentico Luigi XIV)
ci ri- portano certamente alla Scuola Vanvitelliana che, come vedremo più
avanti, entra a pieno titolo nella Chiesa del Carmelo. E come non ammirare la cupola coeva dalle eleganti curve (1700)?
Chiesa di Santa Maria
Edificata
nell’XI sec, la torre campanaria nel 1300, successivamente ingrandita nel 1700.
Conserva una spina della corona di Cristo.Diventa Cattedrale nel 1853. Con la
ristrutturazione del 1890, si è passati, all’interno, da una prevalenza dello
stile romanico a uno gotico. Pregevoli sono i dipinti del 1500: una tela “Ecce
Homo” della scuola del Tiziano (1300) e “La Pentecoste” attribuita al Solimena (1717). Molto preziosi sono
l’Ostensorio, un Reliquario d’argento e una Croce Processionale del 1700.
Chiesa di San Giuseppe
Edificata nel VI secolo,
solo nel 1200 con i padri Agostiniani è stata costruita la stupenda facciata
con il Rosone. Il campanile elegante è del 1730. Nel 1853 diventa Cattedrale.
Nel 1890 completamente ristrutturata, passa da una prevalenza dello stile
romanico, all’interno, al gotico (Ing. Benedetti) E’ adornata da statue lignee
del 1600 da una madonna del 1505 del Valona e un San Giuseppe di arte
napoletana del 1800. Splendidi i vetri policromi delle finestre ad effetto ma
poco funzionali in quanto negano la luce.
Portale di San Pietro
E’ciò che rimane dopo la
frana del 56. Alessanrdo III, di ritorno dall’Oriente (1170, ) volle
edificare una splendida chiesa cristiana
sul tempio della dea Cerere, i cui resti
sono visibili sulla base della facciata.
Il portale in pietra merlettata mostra un’insolita “Deposizione”con una
Madonna dal viso moresco e un Cristo con il capo flesso.
Chiesa del Carmelo (Madonna
Del Carmine)
L’armonia del portale in
pietra, delle lesene in mattoni, della cupola, la navata a “croce greca”, tutto
richiama alla Scuola Vanvitelliana. L’ing. Goffredo progettista, gli
scalpellini molisani con il maestro Calvitto, gli stuccatori partenopei
(Carboni e Saccioni) l’hanno resa unica nel suo genere, ma ciò che rende
veramente singolare questa Chiesa sono gli arredi lignei: la Sacrestia, i due
confessionili, il pulpito. Qui le tarsie e gli intagli raggiungono livelli
ineguagliabili (Luigi XIV e Luigi XVI.) All’interno, tra gli altri, i vi sono
due dipinti del 1700 di Tiberi e De Litiis (pittori vastesi).
Chiesa di S Antonio di
Padova
La facciata e la porta
d’ingresso accennano alle sovrapposizioni e superfetazioni e direi, incuria.
Grazie alla vicina S. Pietro franata all’interno della chiesa sono custodite
statue del 500 di un splendida policromia. Un
Crocifisso in Legno di Giacomo Colombo (1700) e l’impronta del vastese Manella che ha
realizzato la statua di S.Pietro in
terracotta del 1800, le conferiscono prestigio.
La chiesa, all’epoca, nasce in
stile romanico attualmente la si vede
“barocca”.
Chiesa di S Nicola della
Meta
Dal Viti sappiamo che
era già presente intorno al 1650, certamente nata dalla devozione dei marinai
che portavano in mare la statua del Santo. Semplice, collocata in una splendida posizione
panoramica, Don Michele direbbe di stile rurale, oggi potrebbe essere la Chiesa
preferita di papa Francesco.
Nessun commento:
Posta un commento