RIFLESSIONI A TUTTO CAMPO DI EDMONDO LAUDAZI
riceviamo e pubblichiamo
A VASTO : LA POVERTA’ SOTTO UN TAPPETO CHE NON LA NASCONDE
PIU’.
Risuonano ancora nelle orecchie e negli animi emozionati dei cittadini
vastesi le note struggenti del Miserere , che accompagnano , intrise di lutto e
di dolore , il cammino di nostro Signore Gesù Cristo
Non meno drammatica ed angosciante è risultata, però, nella
nostra Città la miserevole “processione” di sfortunati cittadini vastesi , in fila distanziata ma
visibile agli occhi di tutti , per il ritiro dei buoni pasto necessari per fare
la spesa , concessi dal Governo agli
indigenti che si trovano in effettive situazioni di bisogno vitale
. Oltre mille persone , ci dicono, e quindi circa 1000 famiglie
in grave difficoltà : un numero enorme ,
che va a sommarsi al numero – altrettanto enorme – delle persone che vivono con il reddito di
cittadinanza (almeno 680 )
o con misure di
accompagnamento alla pensione , con il Naspi, con i sussidi di disoccupazione e
con gli altri ammortizzatori sociali o -
addirittura- a carico di genitori e nonni .
Non ci soffermiamo a stigmatizzare lo scadente livello
organizzativo della gestione di questa procedura emergenziale ,
discutibile sia sotto il profilo del
mancato rispetto della privacy che avrebbe dovuto caratterizzare la operazione
di evidenziazione del disagio socioeconomico emergente , sia sotto il profilo
dell’addensamento di persone che avrebbero
dovuto e potuto essere raggiunte
a domicilio, dai meravigliosi ragazzi della Protezione Civile o del
volontariato cittadino.
Una insensibilità deprecabile .Vasto è prostrata .Non serve sottolineare , il livello enorme di decadimento della nostra
Città di cui abbiamo tentato -
evidentemente senza successo - di
rallentare il declino .
In questi anni non abbiamo mai smesso di suggerire modalità
e metodi per la migliore gestione dei servizi comunali, per l’aumento delle
condizioni di sicurezza cittadina , per un migliore ordine e per una
minore trascuratezza nella disciplina
della viabilità, della segnaletica, del verde e dei giardini , dell’igiene
urbana e dell’ambiente . Abbiamo più volte fatto proposte per un ordinato e
maggiore sviluppo del commercio e delle attività produttive , per lo sviluppo
del porto, per il rilancio della economia cittadina e per la promozione degli
investimenti , per una nuova organizzazione del turismo e dei servizi, per una
completa riorganizzazione della macchina amministrativa comunale , sovente
inadeguata, costosa ed inefficiente.
Eravamo consapevoli,eravamo preoccupati ma non avremmo mai
immaginato che fossimo inguaiati fino a questo
punto . Questa crisi sanitaria ha scoperchiato una pentola tremenda evidenziando una realtà di degrado e di
povertà giunta a livelli che non era
possibile immaginare .
Migliaia di persone sotto la soglia di povertà e senza
speranza. E’ vero che la crisi economica
è di portata generale ed interessa l’Italia intera. Ma , a Vasto , il frutto di
15 anni di Amministrazione Comunale guidata
dalla peggiore sinistra che si potesse immaginare - prima Lapenna/Forte e dopo Menna/Forte - , la perseguita tutela della rendita di posizione parassitaria
e senza investimenti, del clientelismo inefficiente ed incapace di slanci ,della
gestione ordinaria autoreferenziale e
senza programmi e progetti, ha prodotto
un macello sociale ed economico .
Un macello da cui sarà molto difficile uscire , per
ribaltare la situazione e recuperare credibilità economica e dare nuove prospettive ad uno sviluppo
ecocompatibile ma concreto, liberato da
lacci e lacciuoli di un vecchio ambientalismo
che ha tutelato solo certi ambientalisti , che incentivi gli
investimenti dei privati e che sia in
grado di creare posti di lavoro ed opportunità per i nostri cittadini e per i
nostri figli costretti ad andare via dal territorio .
Questo desideriamo farlo e lo faremo a tutti i costi e con
il massimo impegno , archiviando – con
l’aiuto dei vastesi – una classe
politica inefficace,inefficiente , disinteressata ,che ha fallito e che intende
trascinare nel proprio fallimento una Città intera . Non intendiamo permetterlo
e conosciamo quali strade dobbiamo percorrere per rimuovere la polvere della
povertà e della miseria nascoste sotto
un tappeto che non riesce nemmeno più a contenerla. Arriverà ,dopo questa
Pasqua ed anche per il nostro territorio , il momento della resurrezione.
Auguri
Edmondo Laudazi - Il
Nuovo Faro
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