numero 3 del 15 aprile 1957 |
In
questi giorni di permanenza forzata a casa, sistemando un po' di documenti,
sono tornati alla luce due numeri de "Il Muletto", foglio
ciclostilato a cura della Gioventù Studentesca vastese.
Il
foglio presenta una veste tipografica piuttosto scarna, a casa delle limitate
disponibilità finanziarie,
e per questo non ha una cadenza periodica precisa, "esce ogni tanto" o "quando può!".
e per questo non ha una cadenza periodica precisa, "esce ogni tanto" o "quando può!".
I redattori sono un po'
tutti gli studenti, chiunque può dare il proprio contributo. Qualche interessante
intervento arriva anche da firme autorevoli, come il Prof. Giuseppe Rosato,
illustre vignettista e critico d'arte.
Significative
anche le iniziative collaterali allo studio, messe in campo dalla Gioventù
Studentesca Maschile e da quella Femminile.In particolare quella maschile, in
collaborazione con il prof. Giuseppe Perrozzi, noto poeta vastese, appassionato
di musica con una buona collezione di dischi, crea il Club della musica,
attraverso l'organizzazione dei pomeriggi musicali, con periodicità settimanale,
dove ascoltare soprattutto brani di lirica e musica classica. Inoltre, grazie
alla disponibilità della pittrice Lucia Perrozzi Borghi, viene aperta una
Scuola d'Arte Figurativa, con un buon riscontro tra gli studenti.
Spazio
anche a curiosità, barzellette, poesie, consigli utili e cronaca spicciola.
Ultima
pagina dedicata allo sport, con le gare scolastiche e iniziative del C.S.I.
(Centro Sportivo Italiano). Anche in questo caso, alcuni articoli sono molto
interessanti, come la conclusione a Vasto dei campionati
zonali del C.S.I. Mentre nel tennis tavolo si sono affermati Ritucci davanti a
Moretti nel singolo, e la coppia Favorite-Fiore nel doppio, nel torneo di
calcio si è avuta una sorpresa: vittoria a tavolino alla squadra di S. Maria,
per rinuncia dell'altra finalista S. Giuseppe. "Non sappiamo perché S. Giuseppe si sia ritirata", si legge sul
foglietto scolastico, "ma una cosa
non approviamo: che abbia rinunciato a giocare la finalissima. Qualunque sia
stato il motivo che li abbia spinti a tanto, non è certo un motivo che li possa
giustificare. L'hanno fatta troppo grossa e non vanno assolti".
Nervi
tesi anche per la finale cittadina di calcio disputata nel 1957 all'Aragona,
tra le squadre della F.Palizzi e della Virtus Istonia. Risultato finale di 1-1
con le reti segnate da Di Nenno per la Virtus Istonia all'ultimo minuto del
primo tempo supplementare e da Garibaldi, su rigore, al 5' del secondo tempo
supplementare. "Da deprecare sono i
gravi incidenti scoppiati tra il pubblico", sottolinea il cronista,
"tanto più gravi quando si pensa che
essi sono stati provocati da elementi studenteschi".
E
chiudiamo con una composizione poetica di un anonimo studente, dal titolo
Questa nostra
scuola
Com'è oggi la
mia scuola
Mi rallegra e mi
consola
Io ne sono soddisfatto
E per essa vado
matto;
E mi piace tanto
ire
Il mio sonno li
a finire
La mattina, e
poi stare
Cinque ore a
sbadigliare
Ed all'una poi
uscire
Co' na fame da
non dire
Però fresco e
riposato
Anche avendo…
lavorato.
M'accontenta per
le belle
E spassose
marachelle
Per il gaio
mormorare
Che ti fa
pensare al mare
Per le belle barzellette
Lette, meditate
e dette
E perché qui
posso fare
Tutto, meno che
studiare.
M'accontenta,
m'accontenta
Però pure mi
spaventa
Se mi metto poi
a pensare
Quel che son riuscito
a fare
Però alfine mi
consolo
Son somaro, ma
non solo.
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