Sfogliando
alcune cartoline e foto d'epoca tornano alla luce alcuni aspetti urbanistici di
Vasto ormai scomparsi. Uno di questi riguarda l'edificio del Consorzio agrario della Provincia di Chieti, che venne realizzato
all'incrocio tra via San Michele e via Tobruk nell'immediato dopoguerra, dopo
che era stata abbattuta la grande scalinata di accesso allo Stadio Aragona. A
sua volta l'edificio venne abbattuto agli inizi degli anni '70 per permettere
la realizzazione del grattacielo e degli edifici circostanti.
Proprio
intorno al Consorzio agrario, all'inizio degli anni sessanta viene segnalata
una notizia curiosa causata dalla presenza di asini in attesa davanti
l'edificio, che disturbano la quiete pubblica con i loro "dialoghi erotici" e le "pestilenziali esalazioni" dovute ai"bisogni corporali".
La
notizia dal titolo "Asini in attesa
alle porte di Vasto" è riportata sulle colonne de Il Tempo del 10 luglio del 1963:
"Capita spesso di vedere proprio all'ingresso
della città, tra il viale San Michele e via Tobruk, attorno al fabbricato del
Consorzio agrario provinciale, numerosi branchi di muli ed asini sostare
pazientemente in attesa.
Potrebbe
sembrare un aspetto di costume e di folclore, quando la sosta fosse di breve
durata, assistere, in questa era pervasa dalle macchine, ai dialoghi erotici di
quegli orecchiuti quadrupedi, a base di sonore e squillanti ragliate!
Lo spettacolo
potrebbe essere gradito se di breve durata. Invece non lo è.
Perché il
contadino che si reca al Consorzio, deve pur sbrigare le sue faccende, che sono
molte per quelle poche volte che capita in città; e l'asino deve pur
attenderlo.
Nulla di male se,
oltre alla pazienza, alla bestia non fosse accoppiata la mancanza di
considerare un'indecenza sbrigare i propri bisogni corporali, proprio in mezzo
alla strada, senza pudore!
A parte il
colore locale che gli asini recano alla cittadina, occorre considerare il lato
igienico della questione.
Non è bello,
infatti, vedere che alcuni quintali di sterco restino lì a marcire sulla
pubblica via, elargendo pestilenziali esalazioni tutt'intorno ai fabbricati
civili.
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