di Angelo Del Moro
La donna asiatica che ha strattonato Papa Bergoglio era preoccupata per la situazione dei cattolici in Cina ("Perché distruggere la loro fede ? Perché distruggere i cinesi ?" è la traduzione più accreditata delle sue parole ), i quali pagano l'accordo tra il Vaticano e la Chiesa " ufficiale " del regime di Pechino. Chissà se tanta disperazione ha dato al Pontefice motivi per riflettere: talvolta rimediare agli errori è possibile.
Il gesto di Papa Bergoglio per liberarsi della donna che si era aggrappata al suo braccio.
Questo fatto è simile ad un altro episodio accaduto ad un mio amico che era andato a Mogadiscio, come cooperante.
Un giorno, passò di fronte a un forno, presso il quale stazionava un bambino che chiedeva l'elemosina. "Io - mi ha riferito questo amico - raramente offro soldi, ma sempre qualcosa da mangiare. Nelle vicinanze, c'era un forno dove ho comprato un pane caldo e croccante per il bambino e lui si è seduto a terra per sbocconcellarlo soddisfatto. Una volta mi corse incontro e si attaccò con forza al mio braccio. Io, seccato, mi liberai anche se in modo meno violento di Papa Bergoglio, E me ne andai senza comprargli un altro pane, anche se lui mi pregava. Solo dopo ho capito: il bambino era digiuno da tempo e aveva veramente fame, per cui la mia comparsa gli era parsa come una salvezza a cui afferrarsi. Il ricordo di quell'evento per lungo tempo è ricorso nei miei sogni. Mi svegliavo con un forte senso di disagio e di impotenza per rimediare a ciò che non avevo fatto nel momento in cui era più necessario aiutarlo. Nell'occasione, certamente né io né Papa Bergoglio abbiamo dominato l'istinto e fatto prevalere la pietà, e mi scuso se mi accomuno al Papa. Di sicuro la coscienza punisce in vita per un peccato insolvibile."
Vasto, 21.01.2020
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