martedì 17 dicembre 2019

Lions Club Vasto Host: "Riflettere su un’economia sostenibile", l’invito rivolto ai giovani da Suor Alessandra Smerilli

Suor Alessandra Smerilli con Piero Uva (presidente Lions) e Nicoletta Del Re (Dirigente ITSET Palizzi) 
LIONS CLUB VASTO HOST Anno Sociale 2019-2020 
Organizzato dal Lions Club Vasto Host : Riflettere su un’economia sostenibile, l’invito rivolto ai giovani del “F. Palizzi” da Suor Alessandra Smerilli
Organizzato dal Lions Club Vasto Host, nell’ambito delle attività programmate in due delle aree target oggetto dei  alla comunità, cioè l’Ambiente e i Giovani,si è svolto ieri, presso l’Istituto Economico e Tecnologico “F. Palizzi” di Vasto, uninteressantissimo incontro rivolto agli studenti delle classi terminali dell’Istituto, che hanno assistito alla Lectio magistralissul tema: “ ECOnomia/ECOlogia – Riflessioni su un’Economia pulita”. Relatrice d’eccezione, la Prof.ssa Suor Alessandra Smerilli, Docente di Economia in due Università di Roma e Consigliere di Stato della Città del Vaticano. Dopo i saluti iniziali portati ai presenti dalla Prof.ssa Nicoletta del Re, dirigente dell’Istituto che ha ospitato l’incontro e dall’Ing. Piero Uva, Presidente del Lions Club Vasto Host, organizzatore dell’incontro, la relazione è partita dalle considerazioni sul fallimento del recente COP25 di Madrid dove i Grandi della terra non hanno concluso alcun accordo sulla riduzione delle emissioni, e sulla pre-COP che si terrà in Italia, a Milano, in attesa del prossimo COP26 che si svolgerà a Glasgow; sarà la COP dei giovani, che apre il cuore alla speranza ed a conclusioni più positive. “Quello che oggi sta accadendo”, afferma Suor Alessandra, “ci dice che la sopravvivenza della stessa specie umana è a rischio, non quella del Pianeta” . I giovanissimi lo hanno già capito, anche in Italia, dove c’è un rischio di un processo di desertificazione.

Indagini di mercato hanno mostrato che oltre il 75% dei giovani sotto i 30 anni si dichiara d’accordo sulla necessità di cambiare le proprie abitudini di consumo per ridurre i rischi ambientali. Le multinazionali hanno quindi hanno già capito che i consumatori del domani modificheranno i loro consumi a favore della sostenibilità ambientale. L’economia, in questo caso, aiuterà la transizione perché le imprese si orienteranno sulle scelte che i giovani faranno sempre più nel futuro. Se il mercato si orienta così, i politici dovranno per forza ascoltare. La crisi ambientale è crisi economica e sociale: l’ambiente si degrada e, con esso, si degrada anche la distribuzione della ricchezza. Il discorso si è quindi dipanato sulle diseguaglianzeche ovunque, nel mondo, stanno drammaticamente aumentando; in alcuni Paesi, più del 50% delle ricchezza prodotta si concentra sul 10% della popolazione più abbiente, sulla concentrazione cioè della ricchezza a favore di pochi. L’economia dovrebbe orientarsi quindi verso scopi civili, sociali e solidali. Se il denaro rischia di diventare sempre più un discrimine ed un’esclusione di molti all’ accesso al cibo ed alla salute,occorre purtroppoprendere atto come la civiltà non stia progredendo ma, piuttosto, stia facendo un grosso passo indietro. Queste e molte altre le argomentazioni fornite con semplicità ma con l’ausilio di dati statistici incontrovertibili, esposticon stringente rigore scientifico, altrettanti motivi su cui occorre riflettere, in presenza ormai di ineludibili evidenze. I giovani presenti all’incontro hanno mostrato una singolare attenzione ai temi trattati, dimostrata anche da alcuni, interventi portatori di quesiti interessanti.
Raffaele Anniballe



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