di Angelo Del Moro
L'insegnamento più importante che i cosiddetti "grandi" sono chiamati a trasmettere ai giovinetti è la consapevolezza dei propri diritti, dalla quale passa la capacità di difendersi dalle insidie che circondano chiunque di noi fin dalla più tenera età.
Vasto, 30. 10. 2019
L'insegnamento più importante che i cosiddetti "grandi" sono chiamati a trasmettere ai giovinetti è la consapevolezza dei propri diritti, dalla quale passa la capacità di difendersi dalle insidie che circondano chiunque di noi fin dalla più tenera età.
Vale a dire: stendere un vademecum di norme e nozioni giuridiche utili ai minori per difendersi. Perché ai diritti corrispondono i doveri, sia nei confronti di noi stessi che degli altri. Contando sugli adulti, ma soprattutto su se stessi, imparando appunto ad auto-salvaguardarsi.
Ecco, forse nulla al mondo è più fragile dell'infanzia.
I fanciulli sono nelle mani degli adulti, nel bene e purtroppo anche nel male, dato che quelle mani spesso li abbandonano, li percuotono, ne abusano, anziché proteggerli, accarezzarli, indirizzarli con amore.
La più profonda tragicità di codesta condizione, che a nessuno di noi è stata estranea, consiste nel fatto che ai soprusi subiti il bambino non può opporsi e il più delle volte non ne ha neppure contezza, poiché, quando si patisce dalla nascita un determinato trattamento, quantunque ignobile, esso appare normale e il piccolo si autoconvince di meritare cure, affetto, tutela e di non valere niente. Insomma, di non essere portatore di diritti. Ecco perché l'insegnamento più importante che i cosiddetti "grandi " sono chiamati a trasmettere ai giovinetti è la consapevolezza dei propri diritti, dalla quale passa la capacità di difendersi dalle insidie che circondano chiunque di noi fin dalla più tenera età.
Vasto, 30. 10. 2019
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