venerdì 25 ottobre 2019

Dal taccuino di Angelo Del Moro: DAL DOPOGUERRA E' CAMBIATO TUTTO

DAL DOPOGUERRA E' CAMBIATO TUTTO
di Angelo Del Moro

Nessuna iniziativa per creare lavoro, quando si potrebbe fare molto. Ad esempio, una grande operazione che darebbe fiato alle imprese edilizie locali.
Altro settore da sfruttare è il turismo nei posti di villeggiatura, con nuovi alberghi, ristoranti e alloggi a costi concorrenziali. Certamente verrebbero presi d'assalto, trainati da cibo, vini nostrani e bellezze naturali, come è già accaduto nel dopoguerra, in un'Italia devastata ed affamata. Si rimboccarono le maniche lavorando senza sosta per anni, facendo di un Paese distrutto una potenza industriale, la cui moneta - la lira - divenne la valuta più forte in Europa.

Altro che reddito di cittadinanza a svogliati e parassiti. Poi è sopraggiunta la politica del tornaconto, che dilapidò in breve tempo i forzieri, per essere dopo Mani Pulite sostituita da politici improvvisati che stanno riuscendo a farla rimpiangere.

Il problema è lì: da un lato riguarda la stoffa dei giovani di allora e quelli di adesso.
All'epoca avevano fame e voglia di riscatto, la fatica - nei cantieri, in bottega o sui libri universitari - era l'unico mezzo per uscire dalla miseria.

I loro nipoti, la fame non sanno cosa sia e tanti tra loro credono che i soldi si possano guadagnare senza sudore grazie a mestieri tipo l'influencer. Quelli che il mazzo se lo fanno davvero esistono ancora, ma fuggono all'estero sempre più numerosi.

L'altra tragedia, parallela, riguarda la classe dirìgente, che non è solo quella politica: guardi la Confindustria di allora e quella di adesso. Da costruttori di ricchezze private siamo diventati cacciatori di prebende e accumulatori di debito pubblico.
Il governo giallorosso è pessimo, ma prosegue nella scia di quelli che l'hanno preceduto in questi ultimi anni Se l'andazzo non cambia il tonfo sarà inevitabile e molto doloroso. Basta attendere...

Vasto, 20 ottobre 2019

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