di LINO SPADACCINI
Auguri al cardinale Edoardo Menichelli nel giorno del suo ottantesimo compleanno.
Una data sicuramente significativa quella di oggi per un compleanno speciale che giunge a pochi giorni da un'altra data altrettanto importante: i venticinque dall'ingresso nell'arcidiocesi di Chieti-Vasto.
Era infatti il 18 settembre del
1994, quando Mons. Menichelli, accolto da una folla festante a piazza Rossetti,
ha salutato i cittadini vastesi ed i tanti giovani che, al grido di "Edoardo, Edoardo, i giovani con te!",
avevano ripetuto lo stesso slogan già tributato a Chieti otto giorni prima.
Mons. Edoardo Menichelli, è marchigiano originario di Serripola di San Severino Marche, dove è nato il 14 ottobre 1939. Ha frequentato gli studi nel Seminario di San Severino Marche, proseguendoli poi al Seminario regionale di Fano, dove ha conseguito la licenza teologica. Ha
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conseguito la laura in Sacra Teologia e in UtroqueJure dell'università del laterano. È stato ordinato sacerdote il 3 luglio 1965. Viceparroco nella parrocchia di San Giuseppe a San Severino Marche, ha insegnato religione nelle scuole statali cittadine. Dal 1969 al 1991è stato impegnato come officiale al Supremo tribunale della Segnatura Apostolica. Dal 1992 al 1994 è stato chiamato alla Congregazione per le Chiese orientali, come addetto alla segreteria, ma anche come segretario particolare dell'allora prefetto, il cardinale Achille Silvestrini.
Sempre
a Roma ha svolto l'incarico di cooperatore della parrocchia dei Santi Cuori di
Gesù e Maria, cappellano della clinica "Mafalda" e collaboratore del
consultorio familiare della facoltà di medicina al policlinico
"Gemelli".
Il
10 giugno 1994 è stato nominato da Giovanni Paolo II, pastore dell'arcidiocesi
di Chieti-Vasto, succedendo a Mons. Antonio Valentini, che si era dimesso per
motivi mai del tutto chiariti, nove mesi prima, il 30 settembre 1993.
Mons.
Menichelli, ordinato vescovo dal cardinale Achille Silvestrini il 9 luglio
1994, è rimasto nella nostra diocesi per dieci anni, riformando gli aspetti economico-amministrativi
e rilanciando sotto molti profili la vita pastorale.
L'8
gennaio 2004 è stato nominato arcivescovo di Ancona-Osimo, ed ha fatto il suo
ingresso solenne nella nuova diocesi il 7 marzo successivo.
Ha
ricoperto la carica di segretario della Commissione episcopale della CEI per la
famiglia. Ha curato il XXV Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona, concluso
da papa Benedetto XVI l'11 settembre 2011. Papa Francesco lo ha nominato membro
della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema
della famiglia tenutasi in Vaticano nell'ottobre del 2014.
Durante
l'angelus del 4 gennaio 2015 papa Francesco ha annunciato l'intenzione di
crearlo cardinale. Il 14 febbraio gli sono stati conferiti l'anello, la
berretta cardinalizia e il titolo cardinalizio dei Sacri Cuori di Gesù e Maria
a Tor Fiorenza. Il Successivo 13 aprile è stato nominato membro della
Congregazione per le Chiese Orientali e del Pontificio Consiglio della
Pastorale per gli Operatori Sanitari.
Dal
14 luglio 2017 è vescovo emerito di Ancona-Osimo, in seguito alla sua rinuncia
al governo pastorale dell'arcidiocesi per raggiunti limiti d'età. Dal 1° aprile
del 2019 è stato nominato consulente ecclesiastico del Centro Italiano
Femminile.
Mons.
Menichelli è rimasto nel cuore di molti ed anche lui, dopo la sua partenza per
la diocesi marchigiana, ha conservato nel cuore la positiva esperienza vastese.
"Volevo rinnovare verso la città il
mio affetto e la mia stima, e anche un po' di nostalgia", ha rivelato
Don Edo nel gennaio 2010, in occasione della sua presenza a Vasto, nella chiesa
di San Marco, per la benedizione del nuovo tabernacolo, "Non posso dire più di un po', perché
qualcuno si offenderebbe, ma c'è molta nostalgia in me".
In
più di un'occasione è tornato nella nostra città: la prima volta da cardinale,
il 22 marzo del 2015, in occasione della quintena di preparazione alla festa
della Sacra Spina; più recentemente, nel febbraio del 2018, per la festa della
Madonna di Lourdes nella Cattedrale di S. Giuseppe, e nel marzo successivo per
la cerimonia di benedizione del Cenacolo dipinto da Cesare Giuliani per la
chiesa di San Lorenzo.
Lino
Spadaccini
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