giovedì 4 luglio 2019

Dopo Confindustria, anche l'associazione OASI esprime perplessità sul tracciato della via Verde a Punta Penna

C O M U N I C A T O S T A M P A
Il tracciato della “Via Verde Costa dei Trabocchi” che interessa l’area industriale di Punta Penna e il Porto è pericoloso e va ripensato
L’Associazione degli operatori economici, O.A.SI di Vasto, chiede a gran voce un ripensamento del tracciato della “Via Verde Costa dei Trabocchi”. Lo studio legale Cerullo, ha inviato al presidente
dell’Amministrazione Provinciale di Chieti e al sindaco di Vasto, un’istanza di revoca/modifica in autotutela del progetto. Sugli aspetti di pubblica incolumità, è stato investito, tramite lettera, anche il Prefetto di Chieti.

Le motivazioni dell’iniziativa, sono tutte in ragione della pericolosità della soluzione progettuale approvata e delle interferenze della pista ciclabile, con la regolare viabilità ordinaria che interessa la zona industriale e, in particolare, quella al servizio dell’area portuale. Va detto, per inciso, che tutta l’area è interessata, tra l’altro, dal progetto di sviluppo derivante dalla ZES, Zona Economica Speciale, con ulteriori forme di sviluppo e eventuale incremento del traffico merci.

Gli organi competenti, infatti, non hanno tenuto in debita considerazione una serie di pareri, a partire da quello del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ufficio Circondariale Marittimo Vasto che, già nel 2014, aveva espresso tutte le perplessità sul tracciato proposto, non in linea con quanto previsto dal Piano Regolatore Portuale. Una posizione ribadita dallo stesso Ministero nel 2015, quando si invitarono i progettisti a trovare soluzioni alternative “che non interferiscano con la viabilità di accesso al porto e che non aggravino le già precarie condizioni di sicurezza”.

A recepire le preoccupazioni, espresse dagli operatori economici, la Regione Abruzzo, per iniziativa dell’ex presidente, Luciano D’Alfonso, che al fine di scongiurare ogni pericolo e interferenza, tra la viabilità ordinaria e il tracciato della pista ciclabile, invitò le parti, nel 2017, a una riunione proprio per discutere una nuova proposta di modifica del tracciato all’ingresso del Porto di Vasto. Iniziativa, poi seguita anche da una comunicazione a firma degli operatori portuali e i vari referenti della logistica e trasporto. Sulla vicenda hanno espresso preoccupazione e perplessità anche l’Arap e la Società Consortile Trigno-Sinello. Il percorso della “Via Verde Costa dei Trabocchi” nel paraggio in questione, tra l’altro, è irrispettoso delle raccomandazioni Eurovelo e delle linee guida del Ministero dei Lavori Pubblici.

Oggi, l’Associazione OASI in relazione proprio alle attività statutarie, a fronte del mancato recepimento in sede progettuale delle raccomandazioni fornite dai vari organismi, si vede costretta a rivolgersi, in termini perentori, alla Provincia di Chieti, in qualità di soggetto pubblico competente e al Comune di Vasto, quale soggetto pubblico attuatore.

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