giovedì 6 giugno 2019

Dal Taccuino di Angelo Del Moro: LA FELICITA' ESISTE O NON ESISTE?

LA FELICITA' ESISTE O NON ESISTE. FORSE SI', MA, A MOLTI, FA PAURA ED E' DIFFICILE TROVARLA.

di Angelo Del Moro

Persone apparentemente traviate potrebbero nascondere una natura traviata da condizionamenti sociali, culturali e familiari: da una parte seguono ciò che è stato insegnato, gettare le basi alla felicità, dall'altra vorrebbero imboccare la loro strada. Ha così origine un conflitto su cui si può intervenire solo mettendo in discussione le proprie sovrastrutture e facendone tabula rasa.
Ma in pochi hanno il coraggio di farlo, i numeri parlano chiaro: le
statistiche suggeriscono che, su dieci matrimoni solo uno di essi sia servito a consacrare un'unione indissolubile; sembra dunque che la maggior parte della gente arrivi all'altare per onorare un tappa convenzionale senza la quale si sentirebbe incompleta, e non perché abbia un'effettiva propensione alla vita coniugale.

Lo stesso vale per la procreazione: non tutte le donne sono portate alla maternità, ma la società le spinge a vederla quale gradino imprescindibile di un'esistenza compiuta, cercheranno quindi di conformarsi agli schemi.

Ma da questo stato di viziata insoddisfazione come se ne esce? La strategia è quella dì passare in rassegna la propria vita, avendo l'onestà di ammettere a se stessi su che cosa sia il caso intervenire.

Partendo da questi presupposti, con un po' di sana determinazione, si possono imbrigliare le redini di un'esistenza inappagante, Attenzione però, più si aspetta, più ci si rende ostili al cambiamento. Imbastire nuovi stili di vita è facile a 20, 30, 40 anni. Superata quella età sì fatica a smantellare delle infrastrutture che sono rese sinonimo di stabilità per lungo tempo. Non è detto però che non ci si possa riuscire.

Vasto, 05 giugno 2019

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