Villa Frutteto in via San Rocco a Vasto nel 2019 |
dere l'edificio allo stato attuale viene in mente la locuzione latina "nomenomen", ovvero "il nome è un presagio". Sembra, infatti, essere proprio questo il triste destino di una delle ville storiche dei d'Avalos: il casino secentesco, sottoposto a vincolo della Sovrintendenza ai Beni ambientali, artistici, architettonici e storici dell'Aquila, in totale stato di abbandono, depredato dai vandali e invaso da arbusti e alberi che spuntano dalle porzioni di tetto crollate.
Confrontando le foto di qualche anno fa con quelle attuali si può notare lo stato in cui versa l'antica villa e i crolli avvenuti soprattutto negli ultimi tempi.
La villa venne edificata da Diego d'Avalos nella seconda metà del Seicento. In questo storico edificio, il Marchese D. Cesare Michelangelo ricevette il Connestabile del Regno il Principe Fabrizio Colonna la mattina del 25 ottobre del 1723, in occasione della collazione del Toson d'Oro, avvenuta il giorno prima, conferita al Colonna per ordine dell'Imperatore Carlo III.
Se non verrà presto attuato un serio recupero del patrimonio storico della città, di Villa Frutteto, di Villa Cipressi, del Palazzo della Penna e del Palazzo Genova Rulli, solo per citarne alcuni, rimarrà soltanto il ricordo stampato in vecchie foto d'epoca o nei libri di storia vastese.
Lino Spadaccini
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