COMUNICATO STAMPA
Dal 2 giugno al 19 luglio in esposizione “Guernica” di Sofia Gandarias a Palazzo d’Avalos. L’appuntamento abruzzese organizzato da Comune di Vasto e Fondazione Immagine
“Una straordinaria occasione espositiva e un progetto culturale di
grande forza emotiva”: così l’arch. Monica
Baldi, curatrice dell’esposizione, ha definito la mostra GERNIKA ( Guernica in lingua spagnola)
di Sofia Gandarias, che si inaugurerà domenica 2 giugno a Vasto nella splendida
cornice di Palazzo d'Avalos.
Guernica ( Gernika-Lumo) è la città basca che ha il triste
primato di aver subito prima al mondo un bombardamento aereo a tappeto, il 26
aprile 1937 durante la guerra civile spagnola. Un attacco deciso a freddo, con
migliaia di vittime innocenti, solo per testare l’efficacia di una allucinante
strategia militare. Un evento che commosse Picasso e ne ispirò, in quello
stesso 1937, una delle opere più famose. Per Sofia Gandarias, che a Guernica
era nata nel 1951, quei lontani eventi sono un ferita dell’anima, una emozione
intensa e penetrante che l’artista, prematuramente scomparsa nel 2016, ha
voluto affidare alle grandi opere che dal 2 giugno al 19 luglio saranno in
esposizione nelle prestigiose sale del Quarto della Marchesa di Palazzo
d'Avalos.
All’inaugurazione, in programma domenica 2 alle 11:30, sarà presente Enrique Barόn Crespo, già
presidente del Parlamento Europeo dal 1989 al 1992, l’uomo politico spagnolo
che nel 1987 aveva sposato Sofia Gandarias. Nozze, per inciso, celebrate a
Venezia, a testimonianza di un affetto per l’Italia mai venuto meno.
Lo dimostra anche questa mostra itinerante che, dopo i
passaggi spagnoli, è approdata in Italia. Già a Firenze, Roma e Fermo. Ora a
Vasto, unica tappa abruzzese, e quindi ad Assisi. A testimoniare il grido di
dolore delle vittime della guerra e a lanciare forte un messaggio di
fratellanza e di opposizione alla violenza. Non a caso le opere appartengono al
Museo della Pace di Gernika.
“Questo progetto espositivo
così forte e coinvolgente - sottolinea Giuseppe
Forte, vicesindaco e assessore alla cultura di Vasto - rappresenta una occasione di monito e uno spunto di riflessione
sull’importanza del dialogo e della Pace per realizzare il progetto di un mondo
migliore. La nostra città è orgogliosa di ospitare la mostra e ringrazia la
Fondazione Immagine e in particolare il mecenate Alfredo Paglione, che tanto ha
fatto per il Museo di Palazzo d’Avalos, per averci offerto questa occasione”.
La mostra abruzzese, oltre che dal Comune di Vasto, è
organizzata infatti dalla Fondazione Immagine, l’ente presieduto da Luciano Di
Tizio che cura la conservazione e la valorizzazione delle donazioni di Paglione
in Abruzzo, ovviamente con la fondamentale partecipazione di chi l’esposizione
l’ha realizzata: la curatrice Monica Baldi e gli spagnoli di Legado Gandarias e
della Fundaciòn Yehudi Menuhin, che saranno tutti presenti al vernissage.
Sofia Gandarias è stata un personaggio di assoluto rilievo
nell’arte contemporanea con opere e mostre che hanno lasciato il segno e con
una costante attenzione verso i valori della tolleranza e della pace. Testimone
del suo tempo ha anche consegnato alla storia dell’arte una serie di ritratti
di protagonisti della cultura che ha avuto modo di incrociare: il virtuoso del
violino Yehudi Menuhin (“l’uomo più saggio che abbia mai incontrato”), con la
cui Fondazione ha subito iniziato a collaborare, e poi ancora Primo Levi,
Nureyev, Rita Levi-Montalcini, Aligi Sassu e la moglie Helenita Olivares, Carlo
Rubbia, Yves Montand, Pablo Neruda, Rafael Alberti e Papa Francesco, per
citarne solo alcuni.
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