Pubblichiamo l'ultima proposta che giunge dall’Associazione Amici degli Anziani di Angela Poli Molino.
Già da qualche tempo l’Associazione Amici degli Anziani sta riscoprendo personaggi illustri della nostra terra che sembrano essere finiti nel dimenticatoio e che invece hanno costituito pagine importanti della storia e della cultura della nostra città e non solo, perché, come testimoniano anche Elena Sangro ed Anna Maria Anelli, spesso ci si trova di fronte a persone che sono diventate delle vere étoiles dentro e fuori i confini del Bel Paese.
Ed ecco allora la volontà di sollecitare l’Amministrazione comunale e la Città del Vasto perché queste stelle brillino per sempre con l’omaggio di una intitolazione di strade, piazze, parchi, strutture che ne ricordino l’impegno e i successi.
A tal scopo, l’Associazione Amici degli Anzini, presieduta dalla sempre vulcanica Angela Poli Molino, anche questa settimana ha protocollato nuove richieste di intitolazione che hanno riguardato personaggi che hanno inciso e non poco sulla cultura locale e internazionale, dai pittori Franco Paolantonio, uno dei più importanti ritrattisti in terra latino-americana, e Filandro Lattanzio, le cui opere campeggiano in alcune chiese vastesi, ai giornalisti Angelo Cianci, fondatore di quel Vastodomani che celebra i suoi 52 anni di vita, e Renato Terpolilli, che fu scrittore e poeta raffinato; infine una delle figure di spicco e delle più eclettiche della cultura vastese, Espedito Ferrara, poeta, commediografo, grande conoscitore e studioso della léngauastaréule
Due pagine particolari il sodalizio ha voluto dedicarle ad un figlio di Vasto e ad un figlio del mondo. Infatti, è stata protocollata una richiesta di intitolazione per il Dott. Antonio Ciccarone, che molti hanno dimenticato e che, invece, è stato un fitopatologo tra i più importanti a livello europeo e non solo. Un nome, quello di Ciccarone, che figura anche nel notissimo dizionario biografico Treccani nel quali è scritto che: ‘il contributo scientifico del Ciccarone nel campo della micologia e in molti rami della patologia vegetale è documentato da oltre centottanta pubblicazioni sue e da quelle, oltre un migliaio, dei suoi allievi e collaboratori, il cui lavoro personalmente guidò e incoraggiò…Essendo uno studioso applicato, cercò di dare risposte ai problemi fitopatologici che gli si presentavano nei diversi ambienti agricoli in cui si trovò ad operare, in ciò svolgendo spesso un lavoro pionieristico...Il Ciccarone fu uno dei maggiori e più completi fitopatologi europei del tempo, capace di sintesi e di originali aperture. Egli impostò e organicamente sviluppò una patologia delle colture agrarie meridionali, che allargò a dimensioni mediterranee. Con le sue ricerche, osservazioni e intuizioni, con senso realistico dei problemi agricoli e del territorio, egli incise profondamente, molto innovando, nelle applicazioni, spesso in contrasto con la tradizione basata su dati incerti o acquisiti in regioni ecologiche diverse’.
Inoltre, il sodalizio ha voluto avanzare richiesta di intitolazione del terminal bus di via dei Conti Ricci a S. Giovanni Paolo II.‘Nella nostra città – è scritto nel documento - nel corso degli anni, si è deciso di rendere omaggio ad altri grandi Papi quali Giovanni XXIII e Paolo VI e riteniamo quanto mai doveroso fare lo stesso con Giovanni Paolo II, un Papa che oltretutto amava le montagne della nostra regione e che ha fatto visita alle nostre terre nel 1983.
La scelta del terminal bus non è casuale, ma sulla scia di quanto già fatto per l’aeroporto internazionale di Cracovia-Balice ed alla luce dei suoi 104 viaggi in tutto il mondo,che videro la partecipazione di enormi folle, viaggi apostolici con i quali coprì una distanza molto superiore a quella coperta da tutti coloro che lo avevano preceduto sul trono pontificio, ci è parsa una scelta opportuna’.
Ed ecco allora la volontà di sollecitare l’Amministrazione comunale e la Città del Vasto perché queste stelle brillino per sempre con l’omaggio di una intitolazione di strade, piazze, parchi, strutture che ne ricordino l’impegno e i successi.
A tal scopo, l’Associazione Amici degli Anzini, presieduta dalla sempre vulcanica Angela Poli Molino, anche questa settimana ha protocollato nuove richieste di intitolazione che hanno riguardato personaggi che hanno inciso e non poco sulla cultura locale e internazionale, dai pittori Franco Paolantonio, uno dei più importanti ritrattisti in terra latino-americana, e Filandro Lattanzio, le cui opere campeggiano in alcune chiese vastesi, ai giornalisti Angelo Cianci, fondatore di quel Vastodomani che celebra i suoi 52 anni di vita, e Renato Terpolilli, che fu scrittore e poeta raffinato; infine una delle figure di spicco e delle più eclettiche della cultura vastese, Espedito Ferrara, poeta, commediografo, grande conoscitore e studioso della léngauastaréule
Due pagine particolari il sodalizio ha voluto dedicarle ad un figlio di Vasto e ad un figlio del mondo. Infatti, è stata protocollata una richiesta di intitolazione per il Dott. Antonio Ciccarone, che molti hanno dimenticato e che, invece, è stato un fitopatologo tra i più importanti a livello europeo e non solo. Un nome, quello di Ciccarone, che figura anche nel notissimo dizionario biografico Treccani nel quali è scritto che: ‘il contributo scientifico del Ciccarone nel campo della micologia e in molti rami della patologia vegetale è documentato da oltre centottanta pubblicazioni sue e da quelle, oltre un migliaio, dei suoi allievi e collaboratori, il cui lavoro personalmente guidò e incoraggiò…Essendo uno studioso applicato, cercò di dare risposte ai problemi fitopatologici che gli si presentavano nei diversi ambienti agricoli in cui si trovò ad operare, in ciò svolgendo spesso un lavoro pionieristico...Il Ciccarone fu uno dei maggiori e più completi fitopatologi europei del tempo, capace di sintesi e di originali aperture. Egli impostò e organicamente sviluppò una patologia delle colture agrarie meridionali, che allargò a dimensioni mediterranee. Con le sue ricerche, osservazioni e intuizioni, con senso realistico dei problemi agricoli e del territorio, egli incise profondamente, molto innovando, nelle applicazioni, spesso in contrasto con la tradizione basata su dati incerti o acquisiti in regioni ecologiche diverse’.
Inoltre, il sodalizio ha voluto avanzare richiesta di intitolazione del terminal bus di via dei Conti Ricci a S. Giovanni Paolo II.‘Nella nostra città – è scritto nel documento - nel corso degli anni, si è deciso di rendere omaggio ad altri grandi Papi quali Giovanni XXIII e Paolo VI e riteniamo quanto mai doveroso fare lo stesso con Giovanni Paolo II, un Papa che oltretutto amava le montagne della nostra regione e che ha fatto visita alle nostre terre nel 1983.
La scelta del terminal bus non è casuale, ma sulla scia di quanto già fatto per l’aeroporto internazionale di Cracovia-Balice ed alla luce dei suoi 104 viaggi in tutto il mondo,che videro la partecipazione di enormi folle, viaggi apostolici con i quali coprì una distanza molto superiore a quella coperta da tutti coloro che lo avevano preceduto sul trono pontificio, ci è parsa una scelta opportuna’.
1 commento:
“Commissione per la Toponomastica” ottima idea ma consentitemi di aggiungere che oltre ai giusti e forse anche doverosi riconoscimenti a personaggi della cultura e della storia vastese, la commissione potrebbe affrontare anche argomenti più tecnici ma certamente non secondari che si trascurano da generazioni politiche, come la numerazione civica che in moltissime strade cittadine si svolge come una partita a dadi dove la prima combinazione che esce viene assegnata all’immobile di turno, non importa se si trova tra a sinistra o a destra (tra dispari e pari)della via o addirittura prima o dopo un numero civico più grande o più piccolo. Non parliamo poi delle strade come quella in cui risiedo che riporta ben tre denominazioni: Via Colli 1, Via Conicella e per ultimo la nuovissima Via Colli Euganei. E non ha importanza se sui documenti c’è la facoltà di scelta della nome che più “s’intona”. Ma chissà se la questione potrebbe interessare una futura Commissione visto che gli attuali “addetti ai lavori” proprio non se ne curano!
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