Dai consiglieri Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Alessandro D’Elisa, Edmondo Laudazi e Guido Gianciacomo riceviamo e pubblichiamo
Sono rimaste solo parole le promesse del Sindaco di Vasto, Francesco Menna,
che nel 2016, durante la campagna elettorale per le elezioni comunali, in
qualità di candidato, dichiarava alla stampa, a proposito del tema dei
cinghiali, che “Sull’abbattimento selettivo va aperto un dialogo con gli
ambiti territoriali di caccia, c’è da ricucire e trovare un punto di
incontro tra i regolamenti regionali, le attività dei cacciatori e il mondo
agricolo, in più bisognerà tenere sotto controllo la riproduzione anche
nelle riserve”.
Nulla di tutto questo è stato portato avanti nei suoi tre
anni di mandato, salvo ricordarsi ora presenziando e partecipando a nobili
raccolte firme promosse dalla società civile, il cui
destinatario dovrebbe
essere in primis lui. Il Primo Cittadino dovrebbe invece non solo assumersi
la responsabilità di non aver mosso un dito per risolvere il problema, ma
anche di amministrare una città, che si presuppone cosa diversa dal farsi
fotografare ad apprezzabili iniziative contro l’invasione degli ungulati.
Si presuppone, infatti, che chi è chiamato a capo dell’Esecutivo cittadino,
si adoperi con le Istituzioni per affrontare i problemi, così come lo è
quello dei cinghiali.
I cittadini di Vasto, che non hanno l’anello al naso,
ben comprendono il suo tentativo di trincerare il suo immobilismo e quello
della sua Giunta dietro l’iniziativa di comitati e associazioni stanche e
preoccupate dalla presenza di ungulati.
Anche in questo campo,
l’amministrazione Menna, si è distinta per la sua incapacità di gestire la
problematica, giunta ormai ad una condizione disastrosa. Vasto e i suoi
Cittadini meritano altro. Vasto e i suoi Cittadini meritano qualcosa di più
di feste, premiazioni, manifestazioni e convegni.
Francesco Prospero
Vincenzo Suriani
Alessandro D’Elisa
Edmondo Laudazi
Guido Gianciacomo
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