Dal 2 marzo avrebbero dovuto riaprire i ristoranti sui trabocchi, invece i trenta esercenti, da Ortona fino a Vasto, sono costretti a restare chiusi perché i trabocchi sono finiti al centro di un’indagine a tappeto della capitaneria di porto di Ortona.
Tutto è partito da un esposto anonimo inviato alla procura di Lanciano. Nell’esposto si ipotizzano difformità urbanistiche rispetto alle planimetrie originarie. L’indagine quindi consiste nelle verifiche sul posto. Ma nel frattempo nessun ufficio tecnico dei Comuni interessati se l’è sentita di rilasciare le autorizzazioni per riaprire i ristoranti.
Esortiamo l’attuale Giunta Regionale e tutti gli enti interessati a lavorare di concerto per trovare una immediata soluzione che da una parte coniughi il rispetto delle normative vigenti e la tutela del patrimonio e dall'altra dia risposte concrete ai tanti operatori dei Trabocchi che vedono a rischio la stagione ormai giunta alle porte.
La presenza dei Trabocchi - che da Ortona a Vasto adornano la nostra costa - sono un simbolo culturale, di identità territoriale e soprattutto un volano per l'economia locale. Mettere a rischio tutto ciò sarebbe un grave danno in primis per gli operatori del settore e poi anche per lo sviluppo, la crescita e la promozione del nostro territorio.
Purtroppo qualche limitato caso di mala gestione sta producendo delle conseguenze drammatiche per molti di loro non potendo programmare la stagione che a breve inizierà. Al tal proposito invitiamo l’assessore al Turismo Mauro Febbo e l’assessore al Demanio Marittimo Nicola Campitelli ad agire e a farlo in fretta per sopperire ai tanti attuali disagi e permettendo così agli operatori di tornare a svolgere con serenità le loro attività.
Esortiamo la Regione Abruzzo a dare risposte immediate prima che sia troppo tardi.
Segreteria Provinciale Pd Chieti
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