Arriva il Giro
24 maggio 1959: Vasto ospita per la prima volta la
"carovana rosa"
di GIUSEPPE CATANIA
La passione per lo sport ciclistico a Vasto ha acceso sempre
i cuori dei vastesi. Basti pensare che lo stadio Aragona, costruito per gli
incontri di calcio, venne appositamente ristrutturato, negli anni
cinquanta,
con l'installazione di una pista olimpionica, per consentire lo svolgimento di
manifestazioni internazionali di velocità, ai tempi gloriosi di Antonio Maspes
e Fausto Coppi, qui venuto con la "Dama Bianca" per offrire splendido
spettacolo di classe e di campione intramontabile.
Dopo 90 anni, da quando cioè nel 1869 a Udine e Padova si
organizzavano le prime corse ciclistiche, la città di Vasto diventava così
degna sede di riunioni agonistiche di elevato valore.
L'ultima occasione venne offerta alle folle plaudenti dalla
IX tappa del Giro ciclistico d'Italia, alla 42^ edizione, Napoli-Vasto, del 24 maggio 1959.
La città allora stava ancora leccandosi le ferite infertele
dal movimento franoso del 1956 che aveva sconvolto la parte orientale
dell'abitato, affrettando la demolizione della chiesa di S. Pietro, dopo che
erano rovinosamente crollati il muraglione di sostegno delle "Lame"
ed i palazzi che vi si affacciavano, da S. Antonio a piazza del Popolo.
La tappa del 42° Ciro ciclistico d'Italia, per Vasto, dal
dopoguerra, rappresentava anche un momento di riconferma della volontà dei suoi
cittadini ansiosi di risollevare lospirito ad egregie cose, anche se ancora
fervevano le opere della ricostruzione, e si viveva in tempi di emergenza.
La località poteva contare su taluni capisaldi alberghieri,
quali lo Jolly, della Società Ciatsa di cui era presidente il Conte Margotto,
costruito nel 1955/56; il Nuova Italia a Vasto alta; il Nettuno, l'Aurora, l’Autostello a Marina di Vasto, sufficienti per offrire
ospitalità ai "girini".
"Occorreva anche offrire un'organizzazione efficiente -
osservava il giudice di gara della F.C.I., cav. rag. Nicola Miscione, sempre in
prima fila Dell'affrontare i problemi sportivi di Vasto - sicché le
organizzazioni locali furono mobilitate per operare a pieno ritmo".
Il tracciato d'arrivo prevedeva l'ingresso della carovana
dei "girini" dalla litoranea adriatica, su per la 86 Istonia,
deviando per i tornanti di Madonna delle Grazie, con traguardo posto a piazza
Belvedere Romani.
Fu appositamente asfaltata la 86 Istonia in corrispondenza
del tratto in frana per cancellare le lesioni alla carreggiata, ed il tratto in
salita fino a via Roma dove furono sistemate le tribune, i palchi dei giudici
di arrivo, le postazioni radiotelevisive, le transenne per il pubblico.
Vasto era stata tutta imbandierata e la carovana al seguito
del giro aveva letteralmente invaso con megafoni all'accesso, le piazze e le
strade della città.
Tutto fu organizzato alla perfezione. L'ordine pubblico
impeccabile. Irrefrenabile l'attesa delle folle assiepate, convenute anche dai
centri vicini per acclamare i "girini", ed esplosione unisona quando
Gastone Nencini, rompendo ogni indugio, si slanciava con possente pedalata
sgroppando sull'erta rugosa di Madonna delle Grazie, tagliando solitario il
traguardo, fra un tripudio di esultanza.
I giornalisti al seguito trovarono le cabine telefoniche e
l'occorrente per scrivere cronache e commenti, nella sala stampa allestita
nell'aula magna, allora ancora in piedi, dell'edificio dell'Istituto Tecnico
Commerciale "Filippo Palizzi", successivamente demolito per
alleggerire il tratto minacciato dalla frana.
La mattina del 25 maggio raduno per la punzonatura a piazza
Marconi e partenza, previa sfilata lungo le strade di Vasto per via Adriatica,
mentre si leggono le cronache ed i commenti della tappa vastese.
Ricordo un bellissimo articolo di colore scritto dal
direttore della "Gazzetta dello
Sport", Giuseppe Ambrosini. La fantasia del giornalista
era stata colpita dalla traslucida trasparenza perlacea dell'azzurrissimo
Adriatico, al cospetto del quale formava corolla variopinta la fantasmagorica
fioritura dei gerani sui balconi e sulle finestre delle abitazioni che seguivano il tracciato.
GIUSEPPE CATANIA
24 maggio 1959 - 9J tappa Napoli-Vasto - km. 206
Ordine d'arrivo
1. Nencini
(Carpano) in 5h27'ì / ";
2. Battistini
(Legnano) a 6";
3. Massignan
(Legnano) a 12";
4. Boni
(Tricofilina-Coppi) a 19";
5. Junkermann
(Faema) a 3'13".
Classifica generale
1. Charly
Gaul (Emi) 33h04'40";
2. Zamboni
(Torpado) a J'32";
3. Anquetil
(Helyett-Potin) a 1 '57";
4. Van Looy
(Faema) a 3'08";
5. Poblet (lgnis)a4'15".
tratto da IL NOVECENTO A VASTO DI BENIAMINO FIORE, CANNARSA 2010 PAGG 307-308
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