di Angelo Del Moro
Con la lettura la nostra aspettativa di vita si allunga di almeno due anni. Ne sono convinti gli studiosi dell'Università del Michigan, che hanno dimostrato che coloro che hanno trascorso mezz'ora del proprio tempo lìbero immersi tra le pagine di un libro: hanno vìssuto in media due anni in più rispetto ai coetanei disinteressati alla carta stampata.
E' indispensabile che questo esercizio abbia luogo quasi ogni giorno per almeno 12 anni, evitando di leggere le bacheche del social network piene di commenti e osservazioni gettati a casaccio da gente annoiata. Via lìbera, dunque, a narrativa e poesie, ma anche a saggistica e giornali.
Stando ad alcuni sondaggi, accrescerebbero fascino e magnetismo di maschi e femmine. E' emerso, da alcune ricerche, che questo genere di attività mentale riduce lo stress, stabilizza la frequenza cardiaca e regola la pressione sanguigna. E gli studenti dell'Università del Sussex hanno monitorato il battito cardiaco di alcuni volontari prima e dopo mezz'ora di lettura. Bene, tensione muscolare e pulsazioni erano diminuiti del 68% in situazioni stressogene, prova che concentrare l'attenzione sul testo induce uno stato di relax. Insomma, la lettura affina l'intelligenza emotiva rendendoci più empatie! e ciò giova pure ai rapporti sociali. Ma siamo condannati all'analfabetismo funzionale che continua ad aumentare e riguarda metà della popolazione italiana che ha frequentato la scuola dell'obbligo e persino l'università. Tuttavìa non capisce un tubo delle informazioni che le giungono. Perché ? Non sfoglia un giornale, non apre un volume neanche per errore. Permane su Facebook dalla mattina alla sera postando frasi piene di errori sintattici, nonché incomprensìbili. E' il trionfo dell'imbecillità. Di chi preferirebbe perdere due anni di vita piuttosto che spegnere lo smartphone e dedicarsi ad una sana lettura. Per trenta minuti accettano una contropartita che favorisce solo chi produce e vende, con lauti profitti.
Vasto, 16 marzo 2019
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