"Edito dalla Cittadella Editrice, all'interno della Collana Teologica del mio Istituto Pianum - spiega Corvino - affronta un tema molto importante: come può l'uomo accedere alla sapienza divina (!). Paolo tratta la questione nella sua Prima Lettera ai Corinzi per superare alcune fratture sorte all'interno della comunità proprio sul tema della sapienza. Al termine della sua riflessione l'Apostolo afferma che il credente in Cristo, sotto l'azione dello Spirito di Dio, vive una vera e propria trasformazione della sua mente che diventa simile a quella di Cristo. In tal modo, al cristiano si dischiudono le ricchezze della sapienza divina, giungendo alla piena comprensione del disegno salvifico di Dio.Ma avere "la mente di Cristo" deve concretizzarsi in un nuovo modo di pensare e di agire, simili a quelli di Cristo. Ed è proprio la conclusione a cui giunge Paolo nella sua riflessione".
L'editore così presenta il volume: "L'affermazione di Paolo «Noi
abbiamo la mente di Cristo» (1Cor 2,16) è audace, soprattutto se confrontata con il suo sfondo giudaico, dove si afferma che la sapienza del Signore è inarrivabile. Tutt'al più, il libro della Sapienza concede la possibilità di una tale conoscenza, solo se «tu gli avessi dato la sapienza e dall'alto gli avessi inviato il tuo santo spirito» (Sap 9,17). Lo specifico del discorso paolino presenta la connessione tra la sapienza divina, umanamente irraggiungibile, e la sua imprevedibile rivelazione nella croce di Gesù Cristo. I cristiani, condividendo la stessa «mente di Cristo», possono accedere alla sapienza di Dio".
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