da Associazione civica Porta Nuova, Vasto, Italia Nostra del Vastese, P. S. Vasto Libera riceviamo e pubblichiamo
1. La prima notizia, per
chi ancora non ne fosse ancora a conoscenza, è che la mappa della proposta di perimetrazione
della Zona Economica Speciale (ZES) in territorio vastese redatta e pubblicata
dalla Regione Abruzzo sul suo sito[1],
e successivamente da noi ripresa, benché rechi l’intestazione “Proposte Zes
Comune di Vasto”, non è la mappa della
proposta ZES del Comune di Vasto. La vera mappa, pubblicata[2]
ma non pubblicizzata dal Comune, è quella che si trova in allegato: è la mappadell’attuale zona industriale, parzialmente rivista, a cui l’area ZES semplicemente si sovrappone. Così la Delibera di Giunta comunale n. 333 del 29.11.18.
Il perimetro della ZES è dunque quello
delimitato in rosso. Di nuovo c’è che dall’attuale perimetro della zona
industriale viene stralciato il rettangolo verde, che passa alla Riserva,
mentre viene aggiunta un’integrazione (l’area in rosso) in direzione di
Pagliarelli. Lasciamo (per ora) agli abitanti di Pagliarelli ogni eventuale
commento.
2. Com’è noto, al perimetro della zona industriale si sovrappone
parzialmente quello della Riserva regionale di Punta d’Erce. È una situazione
paradossale, che si trascina ormai da anni, a cui il ceto politico locale non
ha saputo sino ad ora dare una soluzione. Il che, com’è ovvio, ha negli anni
provocato una quantità di controversie che hanno coinvolto talvolta l’intera
cittadinanza. Il nodo del contendere è stato in particolare la zona che nella
mappa è evidenziata in giallo: zona che il Piano di Assetto Naturalistico (PAN)
della Riserva denomina come R2, “area industriale ricadente nell’area di
protezione”.
3. La seconda notizia è
che, in contemporanea con la procedura di istituzione della ZES, è in fase di
revisione –oltre al PRT[3],
com’è noto- anche il PAN della Riserva. Dietro nostra richiesta il Comune di
Vasto, per tramite dell’Assessore alle Politiche Ambientali e del Territorio
Paola Cianci, ci ha assicurato che non è sua intenzione modificare l’attuale
perimetrazione dell’area di protezione. Questo è molto importante, e volentieri
ne diamo atto all’Amministrazione comunale.
Tuttavia, mentre sulla revisione
del PRT vi sono ben due Delibere di Giunta comunale[4]
che in qualche modo fissano sulla carta l’indirizzo dell’Amministrazione, non
abbiamo però notizia di eventuali atti di indirizzo elaborati dal Comune in
merito alla revisione del PAN, né sulla perimetrazione né sul suo assetto
complessivo.
Chiediamo dunque che il Comune
renda di pubblica evidenza le sue intenzioni. Basterebbe esplicitare,
traducendole nella normativa del PAN, le indicazioni piuttosto generiche[5]
contenute nelle due Delibere suddette. Il
vincolo, anch’esso molto vago, previsto dall’attuale Piano di Assetto
Naturalistico crediamo vada adeguato di conseguenza.
4. L’art. 5 del Decreto-Legge istitutivo delle ZES[6]
prevede per esse l’adozione di “procedure semplificate […] e regimi
procedimentali speciali sulla base di criteri derogatori”, da individuare con decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri. Questo decreto non è stato ancora
emanato. Dunque non sapiamo ancora che cosa di preciso significhi l’istituzione
della ZES nel nostro territorio. La partita è appena cominciata.
Associazione civica
Porta Nuova, Vasto
Italia Nostra del
Vastese
- P. S. Vasto Libera
Vasto, il 26 gennaio 2019[1] https://www.regione.abruzzo.it/content/proposta-planimetrie-delimitazione-zes
[1] Il PRT è i Piano Regolatore Territoriale della zona
industriale.
[1] La 88 del 29 marzo e la succitata 333 del 29 novembre
2018.
[1] “Trovare forme di incentivazione alla trasformazione
delle aree più vicine in destinazioni più consone al territorio tutelato”.
[1] Decreto-Legge 20 giugno 2017, n. 91.
[3] Il PRT è i Piano Regolatore Territoriale della zona
industriale.
[4] La 88 del 29 marzo e la succitata 333 del 29 novembre
2018.
[5] “Trovare forme di incentivazione alla trasformazione
delle aree più vicine in destinazioni più consone al territorio tutelato”.
[6] Decreto-Legge 20 giugno 2017, n. 91.
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