giovedì 13 dicembre 2018

OGGI E' S. LUCIA

di LINO SPADACCINI

Il 13 dicembre la Chiesa Cattolica festeggia S. Lucia Vergine e Martire cristiana, morta decapitata durante le persecuzioni di Diocleziano a Siracusa nel 304 d.C.
Il corpo della santa, prelevato in epoca antica dai Bizantini a Siracusa, è stato successivamente trafugato dai Veneziani quando conquistarono Costantinopoli, l’attuale Istanbul. Oggi il corpo è conservato e venerato nella chiesa di San Geremia a Venezia.S. Lucia è considerata dai devoti la protettrice degli occhi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini e viene spesso invocata nelle malattie degli occhi.
Anche a Vasto, sin dai tempi antichi, è sempre stata molto alta la devozione a S. Lucia, basti pensare ai diversi quadri e statue presenti nelle chiese vastesi, senza dimenticare anche l’esistenza di alcune cappelle dedicate alla Vergine e Martire.
Luigi Marchesani nella sua Storia di Vasto scrive: "Il Palazzino di S. Lucia, che comprende la Cappella
dedicata a questo martire ed è fiancheggiato da murati giardini, fa tuttora bella mostra di se nel nord-est della città, dall’altro capo della valle dell’Angrella. Fu casino de’ Canonici di Tremiti, che a Cesare Michelangelo d’Avalos lo venderono, e questi in vaga villa lo ridusse, piena di Cedrati venuti da Roma, e da Firenze".
Nella stessa zona, già nella metà del '500 esisteva il convento di S. Maria in Valle, successivamente denominato Grancia di S. Lucia, da non confondersi con la cappella di S. Lucia di proprietà del Marchese Don Cesare Michelangelo d’Avalos, che vi istituì le cappelle con altari dedicati a Santa Lucia e alla Madonna.
Nella prima metà dell’Ottocento, la chiesa era in condizioni piuttosto precarie e veniva aperta solo nei giorni festivi per celebrare qualche messa con elemosine raccolte da qualche devoto.
Ancora LuigiMarchesani riferisce che nell’incontro delle due vecchie strade che da Porta Palazzo e da Porta S. Maria conducevano verso la Marina, era presente una torretta quadrilatera "tutta piena, non molto alta", che veniva chiamata Torretta di S. Lucia. Ai piedi della torretta si notavano alcuni ruderi di un edificio "stretto e quadrato", forse appartenenti ad un’altra cappella intitolata a S. Lucia.
Un tempo la festa era molto sentita nella chiesa di S. Maria Maggiore, grazie alla devozione e all’interessamento della confraternita del Gonfalone e della Schola Cantorum che intonava il Te Deum del Perosi. Tre erano le messe celebrate nell'arco della giornata e per l'occasione venivano benedette e distribuite ai fedeli due rosette piccole di pane azzimo chiamati "l'ucchiucilli di sandaLucì".
Nella chiesa di S. Francesco di Paola (o Addolorata) è presente un bel quadro del 1718, opera del pittore vastese Giovan Battista de Litiis (1693-1780). Un quadro di modeste dimensioni, di autore ignoto, è presente lungo la navata centrale della chiesa di Sant’Onofrio, mentre una statua di buona fattura è presente nella chiesa di Sant’Antonio di Padova.
Nella chiesa di S. Filomena a Porta Nuova, nella prima cappella di destra è presente un bel quadro devozionale della metà dell'Ottocento, attribuito all'artista vastese Andrea Marchesani, dove è rappresentato Giuseppantonio Rulli, che in ginocchio implora la grazia a S. Lucia.

Lino Spadaccini







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