di Angelo Del Moro
II castello è quello dì Montebello, famoso per via della presenza di un presunto fantasma, quello di una bambina, Azzurrina, scomparsa nel Medioevo, proprio nei meandri dei suoi immensi sotterranei, inseguendo una palla, secondo una versione della storia, oppure abbandonata dal padre che non ne sopportava la vista, dato che si tratta di una bimba albina, con i capelli bianchi, considerata una "stranezza" della natura, colpita da una maledizione. Scomparsa, sì, ma non del tutto. Perché di tanto in tanto sembra che si faccia sentire dal fondo di uno di questi innumerevoli corridoi e stanze. Qui si sono appostati per giorni interi studiosi di fenomeni paranormali, gruppi ipertecnologizzati di ghostbusters. E accorrono frotte di turisti, a cui viene proposto appunto un tour notturno con tanto di ascolto di registrazione, nel silenzio più totale, in cui sono incisi suoni più o meno misteriosi, non identificatili che potrebbero essere - scandiscono le guide - le grida della povera Azzurrina o meglio del suo spaurito fantasma.
II castello è quello dì Montebello, famoso per via della presenza di un presunto fantasma, quello di una bambina, Azzurrina, scomparsa nel Medioevo, proprio nei meandri dei suoi immensi sotterranei, inseguendo una palla, secondo una versione della storia, oppure abbandonata dal padre che non ne sopportava la vista, dato che si tratta di una bimba albina, con i capelli bianchi, considerata una "stranezza" della natura, colpita da una maledizione. Scomparsa, sì, ma non del tutto. Perché di tanto in tanto sembra che si faccia sentire dal fondo di uno di questi innumerevoli corridoi e stanze. Qui si sono appostati per giorni interi studiosi di fenomeni paranormali, gruppi ipertecnologizzati di ghostbusters. E accorrono frotte di turisti, a cui viene proposto appunto un tour notturno con tanto di ascolto di registrazione, nel silenzio più totale, in cui sono incisi suoni più o meno misteriosi, non identificatili che potrebbero essere - scandiscono le guide - le grida della povera Azzurrina o meglio del suo spaurito fantasma.
Azzurrina e il suo castello sono stati evocati per almeno due motivi.
Primo, perché dimostrano - come esperienza vissuta in prima persona il fatto che un fantasma, meglio la sua leggenda, sono ormai un valore aggiunto per molte località e stanno trasformandosi in autentici valori per il turismo.
Secondo motivo: Azzurrina e il castello di Montebello sono tra le località raccontate in un libro pubblicato da Bompiani, Atlante dei luoghi misteriosi d'Italia di Massimo Polidoro e magistralmente illustrato da Francesco Bongiorni.
In Italia non mancano certo luoghi capaci di suggestionare, grazie all'aura misteriosa che li circondano da secoli. Sono molti i luoghi, quelli di cui parla Polidoro, giornalista, scrittore e divulgatore, tra l'alto segretario nazionale del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze). C'è appunto Montebello, ci sono le rovine dell'Abbazia di San Galgano, in provincia di Siena e la spada conficcata in una roccia, da cui sarebbe potuta nascere la leggenda di re Artù. E poi si parla di Venezia dove in laguna si scopre l'isola di Poveglia. L'isola si porta dietro una lunga storia di dolore e di tormento: è stata, di volta iun volta, lazzaretto per lebbrosi, sanatorio, ricovero per malati di mente.
Vasto, 29.11.2018
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