di Angelo Del Moro
Poi i signori della SIGG dicono che un 65enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa, che un 75enne di oggi è come un 55enne del 1980. In Italia l'aspettativa di vita è aumentata di circa 20 anni.
Il concetto di anzianità va adattata alle mutate condizioni demografiche ed epidemiologiche, si è anziani quando si ha un'aspettativa media di vita di dieci anni avanti a sé, di fatto una persona che oggi ha 65 anni non si riesce più a percepirla come anziana. Siamo un popolo longevo e che tutti gli studi spiegano che le capacità aerobiche dei 70enni attivi sono migliori di quelle del coetanel inattivi.
Quasi la metà tra i 75-84enni è indipendente e 6 su 10 si occupano dei nipoti e i vecchi sono un pilastro della società, è proprio la vecchiaia nel senso che ormai si passa da "anziani“ la maggioranza della propria vita. Tutto si spalmerà' nel tempo. Si allungheranno progressivamente anche adolescenza e giovinezza. Con la complicazione che noi umani siamo gli esseri dotati della memoria più eccezionale di tutto il creato, e questo non sempre aluta: perché la memoria prospetta un'immensa capacità di confrontarci con il passato, un perenne monitoraggio sull'inadeguatezza tra obiettivi e raggiungimenti. Non per niente gli animali - che amiamo anche per questo - non hanno niente del genere: per i bisogni basta loro un cervello due volte più piccolo, come l'avemmo anche noi da uomini primitivi.
Vasto, 3. 12.2018
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