
da Peppino Forte riceviamo e pubblichiamo
Gianni Oliva e la sua operosa stagione
Gianni Oliva e la sua operosa stagione
Lectio Magistralis all’Università D’Annunzio
Nell'Auditorium del Rettorato,
mercoledì 24 ottobre 2018, allievi, amici e colleghi hanno reso omaggio al prof. Gianni Oliva, ordinario di
Letteratura italiana e decano dell’ Ateneo che lascia per raggiunti limiti
di età.
L’ultima lezione universitaria
dedicata al Sommo poeta Dante ha il sapore di un ritorno alle origini
per Gianni Oliva, significa girare la clessidra del tempo tornando indietro alla prima lezione sul Paradiso, tenuta all’Università di Perugia a soli 24 anni, con la voce che tremava, ieri come oggi. Perché negli occhi di chi ha votato la propria vita allo studio si legge l’emozione di un atto conclusivo che chiude un percorso umano non solo professionale.
per Gianni Oliva, significa girare la clessidra del tempo tornando indietro alla prima lezione sul Paradiso, tenuta all’Università di Perugia a soli 24 anni, con la voce che tremava, ieri come oggi. Perché negli occhi di chi ha votato la propria vita allo studio si legge l’emozione di un atto conclusivo che chiude un percorso umano non solo professionale.
Molti studenti ed ex studenti della D’Annunzio con docenti venuti
da tutta Italia e dall’estero si sono ritrovati a quest’appuntamento in atto di
riconoscenza per chi ha saputo indirizzare e guidare lo studio di una
disciplina che “reca ancoraquella tunica invisibile di sacralità” – come ha
sottolineato Pietro Gibellini, dopo 46 anni di Università passati tra Perugia,
Roma La Sapienza e Chieti, dove Oliva è stato professore ordinario da 31 anni.
A farne un ritratto autentico,
poi, con i ricordi che scorrono a rebours,
sono intervenuti - introdotti sapientemente dal prof. Andrea Lombardinilo (Università G.D’Annunzio Chieti) - i
professori Pietro Gibellini (Università
Ca’ Foscari Venezia), Giovanni Tesio (Università Piemonte Orientale), Pasquale
Guaragnella (Università Bari), Sebastiano Martelli (Università Salerno), tratteggiando
i contorni di un uomo che senza retorica e con la musica in sottofondo lascia
una traccia profonda negli studi letterari moderni. A ciò si aggiunge il saluto
del Magnifico Rettore Sergio Caputicon
il Direttore di Dipartimento di Lettere, prof. Carmine Catenacci, che hanno
fatto gli onori di casa einaugurato i lavori di una mattinata densa di emozioni
e di partecipazione d’affetto sincero.
Con l’occasione, inoltre, è stato
presentato il volume di studi dal titolo Un'operosa
stagione. Scritti offerti a Gianni Oliva (Carabba, 2018), a cura di Mario
Cimini, Antonella Di Nallo, Valeria Giannantonio, Mirko Menna e Luciana Pasquini che
raccoglie saggi di colleghi ed ex-studenti ispirati alle linee di ricerca
seguite dal prof. Oliva in 40 anni di carriera passati tra gli autori e gli ambiti prediletti. Dante, D’Annunzio, la famiglia Rossetti, Verga e Capuana, Pascoli, la
letteratura regionale indagata
secondo la prospettiva geo-storica e
il teatro dell’Otto Novecentosono stati i principali indirizzi per
uno studioso che con ironia e leggerezza, arte e raffinatezza, ha dedicato
pagine memorabilidi critica ed esegesi letteraria.
Presente anche il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Giuseppe
Forte in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Vasto che ha
dedicato una menzione speciale a un cittadino che ha contribuito a portare il
nome di Vasto nel mondo e di cui il Centro Europeo di Studi Rossettianiè e rimane
il frutto di quell’ “operosa stagione” che continua a sperimentare nuove
strade.


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