giovedì 12 luglio 2018

IVO MENNA: venerdì concerto di Thom Cachon che "musicalmente è figlio di Bob Dylan"

Da IVO MENNA riceviamo e pubblichiamo
Carissimi,  come al solito vi sollecito a partecipare al concerto iniziale della Rassegna di Via Adriatica che da dieci anni puntualmente in estate (anche in inverno con altro nome) sollecita la vostra sensibile attenzione e l'amore che nutrite verso la musica e i diversi generi che umilmente
cerco di proporre al nostro pubblico indigeno e turistico. Spero che i nostri operatori alberghieri come sempre vorranno contribuire a sollecitare i turisti alloggianti nelle loro strutture per riscoprire nelle sere estive il centro storico di Vasto e specie via Adriatica il cui balcone si affaccia sul golfo vastese...quindi vi attendo con ansia amorevole sperando che la serata di questo nuovo Dylan americano vi suggestioni e trovi il calore che merita...non mancate...non folle oceaniche ma ascoltatori riflessivi e attenti.


Torna in Italia a luglio ThomChacon, uno dei più promettenti songwriter americani.
Nei suoi dischi i musicisti di Dylan e la rivistaBuscadero gli dedica la copertina.

ThomChacon è uno dei più interessanti cantautori della nuova generazione americana. Musicalmente è figlio di Bob Dylan, Townes Van Zandt e Bruce Springsteen ma la sua storia e i suoi vissuti gli hanno permesso di elaborare uno stile personale che potremmo definire “cantautore di frontiera”. La frontiera è quella tra gli Stati Uniti e il Messico, tra il futuro e la memoria, la speranza e le radici. Un tema che ha ispirato da sempre grandi artisti come i registi John Ford e Orson Wells e lo scrittore Cormac McCarthy. La frontiera è stata cantata anche dai grandi songwriter americani come JoeEly, Tom Russell e lo stesso Bob Dylan nello splendido disco Desire da cui è tratta Avventura a Durango resa celebre in Italia anche dalla versione di Fabrizio De Andrè.
Il nuovo disco di ThomChacon è intitolato Blood in the Usae si apre con queste parole:
Sono un immigrato messicano, ho lasciato moglie e figli a El Charro, raccolto l’uva di San Joaquin.Dormo per terra e mi lavo nei ruscelli, cammino nell’ombra ovunque io vada.
Sono un immigrato messicano, sono morto di fame nel deserto, ho attraversato il Rio Grandecon solo i vestiti che avevo addosso e una fede nuziale.
Mi hanno preso a Chula Vista e mi hanno bastonato come un cane.
Ho sentito che potrebbero approvare una legge per tenerci qui, un giorno.
Credo in questa terra d’oro e speranza.
Sono un immigrato messicano”.
Il grande sogno americano nelle sue contraddizioni e drammaticità. La madre di Chacon è libanese. Il padre, messicano,è cugino del leggendario pugile Bobby Chacon, quattro volte campione del mondo. Il nonno è stato sceriffo a Silver City nel New Mexico ai tempi di Billy The Kid. Proprio le influenze e le storie della sua famiglia sono state le prime fonti d’ispirazione per le sue canzoni ma il colpo di fulmine arrivò quando Thom vide suonare per la prima volta Kris Kristofferson, da solo, chitarra e voce. Thom all’epoca viveva in California e decise di spostarsi in Colorado per ritrovare valori e ritmi di vita più autentici. Quando non è in tour si dedica alla pesca e accompagna i turisti a cavallo, come un cowboy d’altri tempi.
Ilnuovo disco Blood in the USA esce nel gennaio 2018 per l’etichetta italiana AppaloosaRecords e contiene tutte le traduzioni dei testi, strumento prezioso per trasportare gli ascoltatori dentro le storie delle sue canzoni, ognuna delle quali sembra un piccolo film. Il disco è prodotto ancora una volta da Perry Marguleff e vede la partecipazione di Tony Garnier, bassista di Bob Dylan. La critica ha mosso paragoni importanti verso Ryan Bingham e soprattutto John Mellencamp, per via della voce e della dimensione rurale degli arrangiamenti ma anche per l’urgenza sociale e politica dei suoi testi. Il disco viene accolto con clamore dalla critica e il magazine Buscadero gli dedica la copertina. Il suo primo tour italiano è un successo. Sold out in tutte le date.
Ritornerà a luglio in Italia in tour e in alcune di queste sarà raggiunto sul palco da Violante Placido, la popolare attrice e musicista, che ha duettato recentemente con lui proprio sul brano I’m an Immigrant.


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