da Davide D'Alessandro (Lega) riceviamo e pubblichiamo
C’è chi sbraita, di qua e di là, per i lunghissimi Consigli comunali che, tra l’altro, non giungono neppure a conclusione. Vengono sciolte le sedute ma restano punti all’odg inevasi con la costrizione a rinviarli (chissà a quando) perché non tutti hanno la voglia, e la possibilità, di stare tutto il giorno nell’Aula Vennitti. L’anno scorso, appena eletto vice Presidente del Consiglio, presentai una bozza mirante al miglioramento dei lavori d’Aula, con la riduzione dei tempi d’intervento (anche su interrogazioni, interpellanze e dichiarazioni di voto) e con altre misure che avrebbero garantito il rispetto dell’Istituzione, di ogni singolo suo Organo e una maggiore efficacia dell’esercizio politico dei Consiglieri.
La mia proposta incontrò il favore e la disponibilità di diversi Consiglieri di maggioranza, ma il timore che il sottoscritto potesse intestarsi una sorta di “riforma” del Regolamento (come fosse una svolta epocale!) impedì anche ai più illuminati di imporre la propria volontà. Mi rendo conto che il Regolamento è tema freddo, non produce posti di lavoro e non procura voti, ma ha una sua importanza per il buon uso delle Istituzioni e della Democrazia, ammesso che questi termini suscitino ancora un qualche interesse. Poi, di grazia, dove lo trovate un Consigliere di minoranza che propone, tra le altre cose, di ridurre i tempi di intervento in un Consiglio dove sono proprio i Consiglieri di opposizione a detenere il record di parola? Delle due l’una: o è matto o ha a cuore il buon funzionamento delle Istituzioni. Possono anche essere vere tutte e due le cose, ma importante, anzi fondamentale, è che si batta strenuamente per la seconda.
La diretta streaming consente a tanti cittadini di seguire i lavori. Non farli annoiare per un giorno intero e non condurre a termine neppure il Consiglio, non vi preoccupa un po’? Io rilancio la proposta al Sindaco Menna, al Presidente del Consiglio Del Piano, al Presidente della Commissione di riferimento, Maria Molino, e a tutti i Consiglieri di maggioranza e minoranza. Sediamoci e miglioriamo il Regolamento. Poi possiamo anche scrivere in un comunicato stampa che il sottoscritto non ha avuto alcun merito. D’Alessandro è l’ultimo dei problemi. Ma se viene eletto vice Presidente del Consiglio, vuole spendere la carica, che non ha stipendio, per contribuire a risolvere i tanti problemi dell’Ufficio della Presidenza del Consiglio che, sia detto senza offesa, continua a operare senza esistere, come continua a essere mortificato il ruolo del Presidente.
La verità è nota all’ex Presidente Forte e al nuovo Presidente Del Piano. I personalismi esaltano le ambizioni e le miserie umane, le buone e semplici regole esaltano le Istituzioni. Vasto rinasce e riparte se, insieme all’Amministrazione attiva, ha un Consiglio comunale che funziona. Parlando di meno e facendo di più. Per Vasto e i Vastesi.
Davide D’Alessandro
Vice Presidente del Consiglio
La mia proposta incontrò il favore e la disponibilità di diversi Consiglieri di maggioranza, ma il timore che il sottoscritto potesse intestarsi una sorta di “riforma” del Regolamento (come fosse una svolta epocale!) impedì anche ai più illuminati di imporre la propria volontà. Mi rendo conto che il Regolamento è tema freddo, non produce posti di lavoro e non procura voti, ma ha una sua importanza per il buon uso delle Istituzioni e della Democrazia, ammesso che questi termini suscitino ancora un qualche interesse. Poi, di grazia, dove lo trovate un Consigliere di minoranza che propone, tra le altre cose, di ridurre i tempi di intervento in un Consiglio dove sono proprio i Consiglieri di opposizione a detenere il record di parola? Delle due l’una: o è matto o ha a cuore il buon funzionamento delle Istituzioni. Possono anche essere vere tutte e due le cose, ma importante, anzi fondamentale, è che si batta strenuamente per la seconda.
La diretta streaming consente a tanti cittadini di seguire i lavori. Non farli annoiare per un giorno intero e non condurre a termine neppure il Consiglio, non vi preoccupa un po’? Io rilancio la proposta al Sindaco Menna, al Presidente del Consiglio Del Piano, al Presidente della Commissione di riferimento, Maria Molino, e a tutti i Consiglieri di maggioranza e minoranza. Sediamoci e miglioriamo il Regolamento. Poi possiamo anche scrivere in un comunicato stampa che il sottoscritto non ha avuto alcun merito. D’Alessandro è l’ultimo dei problemi. Ma se viene eletto vice Presidente del Consiglio, vuole spendere la carica, che non ha stipendio, per contribuire a risolvere i tanti problemi dell’Ufficio della Presidenza del Consiglio che, sia detto senza offesa, continua a operare senza esistere, come continua a essere mortificato il ruolo del Presidente.
La verità è nota all’ex Presidente Forte e al nuovo Presidente Del Piano. I personalismi esaltano le ambizioni e le miserie umane, le buone e semplici regole esaltano le Istituzioni. Vasto rinasce e riparte se, insieme all’Amministrazione attiva, ha un Consiglio comunale che funziona. Parlando di meno e facendo di più. Per Vasto e i Vastesi.
Davide D’Alessandro
Vice Presidente del Consiglio
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