Oggi sabato 16 giugno alle ore 18 a Palazzo d’Avalos aprirà i battenti la grande mostra "Dopo il diluvio. Filippo Palizzi, la Natura e le Arti", a cura di Lucia Arbace. Un doveroso omaggio al più grande pittore vastese di tutti i tempi, nel bicentenario della nascita. La mostra resterà aperta fino al 30 Settembre 2018.
In occasione del bicentenario dalla nascita di Filippo Palizzi (16 giugno 1818) - si legge in un comunicato - il Comune di Vasto, in collaborazione con il Polo Museale dell’Abruzzo e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, ha varato una
serie di eventi dedicati all’illustre pittore. Con la mostra retrospettiva e un prestigioso volume contenente saggi specialistici, entrambi a cura di Lucia Arbace, si è inteso celebrare le grandi doti creative di un artista italiano che ha interpretato magistralmente la sua giovane nazione conquistando una clientela internazionale.
La mostra ripercorre, attraverso varie sezioni tematiche e oltre 200 opere, l’intero arco dell’attività di Filippo Palizzi, nel periodo compreso tra il 1830 e il 1899. Dagli esordi nella città natale, Vasto, agli anni della formazione a Napoli, ai viaggi in Moldavia e nel Nord Europa, allo stringente dialogo con Parigi per il tramite del fratello Giuseppe, ai soggiorni a Cava de’ Tirreni fino ad arrivare all’attività presso il Museo Artistico Industriale di Napoli, interamente dedita alla maiolica e alla cesellatura di bronzi.
Le opere selezionate provengono principalmente dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e dai musei di Napoli, attingendo soprattutto alle donazioni di Filippo Palizzi del 1892, 1896 e 1898. Si è delineata una sinergia di intenti tra le varie istituzioni delle città con le quali l’artista ha avuto un forte legame, per poter rappresentare al meglio una esperienza di assoluto rispetto non soltanto in termini di confronto con la Natura ma anche di attenzione alle tradizioni popolari, ai percorsi accademici da riformare, alla rivalutazione delle arti applicate, ai progressi dell’arte della stampa e della fotografia.
“Il titolo della mostra “Dopo il diluvio” - ha dichiarato Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell’Abruzzo e curatrice della mostra e del volume - vuole assumere un valore ben augurale per l’Abruzzo e la nostra società tutta poiché Filippo Palizzi intendeva l’uscita degli animali dall’arca come il momento della rinascita dopo la catastrofe geologica. Gli animali vengono rappresentati senza più istinti, proiettati verso l’amore."
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