domenica 6 maggio 2018

L'originaria casa di Gabriele Rossetti sulla Loggia Amblingh

di GIUSEPPE CATANIA

L'attuale casa Rossetti sulla Loggia Amblingh fu ricostruita nel dopoguerra. L'originaria casa natale del poeta vastese è quella nella foto, che purtroppo crollò l'8 aprile 1919 dopo abbondanti piogge. 
Bella è la descrizione della vecchia casa che T. Pietrocola Rossetti ha pubblicato nel 1861 in "I Contemporanei Italiani".

La casa di Rossetti
La pianura del suolo vastese, or dolce­mente avvallata, or di colline adorna, termina colla città che a mezzogiorno si sprofonda in una valle lussureggiante di alberi fruttiferi, di vigneti e di ulivi.

Ivi una catena di case torreggianti accerchiano la città, che come baluardi la difendono dalla frana e da' ter­remoti che a quando a quando conquassarono miseramente la sottostante valle.

Tra quelle case havvene una che ha cinque piani elevatissimi e un largo fienile al piano terreno. Se la si vede al mezzodì ci pare che l'ultimo piano sia stanza di aquile, se nell'interno della città sembra umile dimora, perciocché vi si accede per strada livellata al piano estremo.

In quella modesta casa dimoravano, verso lo scorcio del secolo passato, i coniugi Nicola Rossetti e Maria Francesca Pietrocòla, da' quali nacquero Andrea Rossetti nel 1765 canonico, oratore e poeta; nel 1770 An­tonio, poeta anch'egli ; nel 1772 Domenico filosofo, medico, avvocato, poeta, diplomatico e scopritore della Grotta di Monte Calvo, morto a Parma nel 1816; ed ivi nacque il 28 febbraio 1783 Gabriele Rossetti. T. Pietrocola Rossetti in "I Contemporanei Italiani" 1861.

Come si vede dalla foto il piano terra della casa era situata lungo la discesa di Porta Catena non esistendo ancora il muraglione della Loggia. Dalla descrizione apprendiamo che al piano terra c'era un fienile forse anche una stalla per le bestie e che all'ultimo piano  la veduta mozzafiato faceva pensare ad una "stanza delle aquile"
G.C.

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