Ridotta nel percorso, a causa del freddo pungente e la minaccia di pioggia, la Sacra Reliquia è stata accompagnata in processione dalle confraternite vastesi e da quella ospite di S. Maria del Porto di S. Vito Chietino, dalla Confraternita di Carunchio, dai volontari dell'Unitalsi, dai numerosi sacerdoti, dalle autorità cittadine e militari,e da tanti fedeli.
Messo da parte il baldacchino che solitamente protegge la Sacra Reliquia, si è ricorso all'utilizzo dell'ombrellino processionale, sorretto dal vice priore della Confraternita della Sacra Spina e Gonfalone.
Al rientro dalla processione, ancora una volta il suggestivo canto dell’Ave Spina, cantato a cori alterni da uomini e donne, diretti dal M° Luigi Di Tullio,è riecheggiato all’interno della chiesa di S. Maria Maggiore, provocando forti emozioni.
Lino Spadaccini
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