di GIUSEPPE CATANIA
Non solo svolgere un'opera di prevenzione e di deterrenza alla microcriminalità, ma anche essere più vicini ai cittadini e agli esercenti le attività mercantili raccogliendo le loro informazioni e segnalazioni. Questo il compito che si richiede alle istituzioni di tutela di Vasto, che necessita di servizi di pattugliamento a piedi, specialmente nel centro storico, a salvaguardia degli anziani e dei più deboli, allo scopo di prevenire e scongiurare azioni criminose e garantire la quiete e la tranquillità, non solo ai
residenti, ma anche agli ospiti della Città.
Occorre anche impartire disposizioni per lo svolgimento dei servizi volti al rispetto del codice stradale per evitare che i "malmotoristi" si abbandonino a spericolate evoluzioni lungo le strade cittadine mettendo a repentaglio l'incolumità dei viandanti. Ma un altro aspetto segnaliamo alle autorità e riguarda il "centro storico" abbandonato al più desolante degrado, considerato un ambito urbano dove è consentito a chiunque di fare il proprio comodo, senza alcun controllo.
Per evitare l’impatto violento da pseudo orchestre che sfrenatamente strimpellano genere jazzistico pazzesco e ad alto volume tale da rompere i timpani. Molti in città criticano questa turbativa della quiete pubblica e si domandano a chi è venuto in mente di ingaggiare complessi che contribuiscono ad esasperare l'animo di quanti cercano di i trovate quiete nelle passeggiate serali, portando i bimbi in carrozzella.
Possibile che non si abbia alcun rispetto per i residenti del centro storico intenzionati a riposare dopo le fatiche quotidiane?
E’civile e corretto che il centro storico viene destinato a ospitare "spettacoli" turbolenti che nessuno ha intenzione di ascoltare in quanto inopportuni per una città che gli organi di settore considerano turistica?
Evitiamo di offrire agli ospiti ed ai turisti spettacoli del genere (o meglio "degeneri"). E poi c’è gente che la notte ha voglia e diritto di riposare.
Gli spettacoli turbolenti vanno fatti in periferia per chi li vuole vedere e sentire.
GIUSEPPE CATANIA
residenti, ma anche agli ospiti della Città.
Occorre anche impartire disposizioni per lo svolgimento dei servizi volti al rispetto del codice stradale per evitare che i "malmotoristi" si abbandonino a spericolate evoluzioni lungo le strade cittadine mettendo a repentaglio l'incolumità dei viandanti. Ma un altro aspetto segnaliamo alle autorità e riguarda il "centro storico" abbandonato al più desolante degrado, considerato un ambito urbano dove è consentito a chiunque di fare il proprio comodo, senza alcun controllo.
Per evitare l’impatto violento da pseudo orchestre che sfrenatamente strimpellano genere jazzistico pazzesco e ad alto volume tale da rompere i timpani. Molti in città criticano questa turbativa della quiete pubblica e si domandano a chi è venuto in mente di ingaggiare complessi che contribuiscono ad esasperare l'animo di quanti cercano di i trovate quiete nelle passeggiate serali, portando i bimbi in carrozzella.
Possibile che non si abbia alcun rispetto per i residenti del centro storico intenzionati a riposare dopo le fatiche quotidiane?
E’civile e corretto che il centro storico viene destinato a ospitare "spettacoli" turbolenti che nessuno ha intenzione di ascoltare in quanto inopportuni per una città che gli organi di settore considerano turistica?
Evitiamo di offrire agli ospiti ed ai turisti spettacoli del genere (o meglio "degeneri"). E poi c’è gente che la notte ha voglia e diritto di riposare.
Gli spettacoli turbolenti vanno fatti in periferia per chi li vuole vedere e sentire.
GIUSEPPE CATANIA
presidente dell'Associazione Vastese della Stampa
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