da Giovanni Uselli riceviamo e pubblichiamo
La sala Michelangelo di Palazzo D’Avalos di nuovo gremita di ospiti. Grande soddisfazione, dunque, per i ricercatori del Co.t.ir e per tutti i soci di ACM e della neonata Pro Loco. Un grande evento e una altrettanto importante e attuale convegno sul tema: viticoltura sostenibile – la nuova frontiera del vino. Con la regia del giornalista Gianni Quagliarella, prende
la parola Carlo Viggiano, Presidente di ACM, principale ideatore, promotore e realizzatore dell’ intero progetto: abbiamo fatto tutto questo per chi verrà dopo di noi e siamo orgogliosi di esserci riusciti.
“ La nostra migliore risorsa è la coltivazione della cultura”. Questo l’incip di Ettore Capri agronomo e chimico, docente alla Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza. Non dobbiamo aver paura di dire dove e come si è sbagliato così come dobbiamo trovare il coraggio di cambiare attraverso la ricerca, innovazione e miglioramento continuo. Sono queste le parole chiave per operare in ambito di viticoltura sostenibile. Il lavoro deve essere sostenibile ed è questo il forte messaggio che dobbiamo trasferire alle grenerazioni che verranno.
Marilena Di Tullio, Giovanni Fecondo e Giovanna Imparato, hanno presentato una lunga e precisa dissertazione tercnica, supportata da tabelle con dati e grafici, a testimonianza di studi e ricerche approfondite, proprio sul tema sostenibilità. E tutti quanti noi ci auguriamo, di vero cuore, che questi studi e queste ricerche possano e debbano continuare nel presente e soprattutto nel futuro.
Vittorio Festa, enogolo preparato e conosciuto, ha parlato sulla possibile convivenza fra qualità e sostenibilità.
Al convegno ha presenziato Gino Marcello, Assessore al Comune di Vasto che sul centro di ricerca, ha ribadito l’attenzione e dialogo costante della Amministrazione Comunale con la Regione Abruzzo e con il Governo nazionale.
Gradita la presenza di Mario Olivieri, consigliere regionale e presidente della V commissione.
Desiderio di tutti i partecipanti e principalmente dei ricercatori è che si possa trovare la soluzione giusta per consentire ad essi di continuare a ricercare, innovare e migliorare. La nuova frontiera del vino passa, necessariamente, attraverso questo percorso.
G.U.
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