Da Vincenzo Di Lello vastese verace e appassionato di fotografia riceviamo e pubblichiamo:
Nella Pianta del Vasto in assonometria militare del 1783 e restaurata nel 1923 dall'Ing. L. Perrozzi, ho estrapolato il particolare della Loggia con il Portale di casa mia e Porta Catena dove emergono le mie curiosità che cercavo da tempo del restauro: la mia attuale abitazione che vediamo di prospetto nella foto non è stata l'abitazione di G. Amblingh come ebbe a ipotizzare G. Catania ne suo articolo sul "Nuovo" dal titolo "Loggia senza segreti" all'indomani della scoperta, perché i D'Avalos abitarono Vasto nei tre secoli antecedenti il 1800 e la mia casa non era ancora una casa ma il muro di cinta della città tanto è vero come si vede nella pianta è muro contro terra avendo solo una piccola finestrella alla sommità dell'arco stesso.
La Porta del Cantinone non c'era e nemmeno le porte della Pizzeria accanto, era tutto un terrapieno, Porta Catena non aveva il terrazzino col Gazebo arabesco che adesso lo chiamano il Bersò, al di sopra della mia casa si vede benissimo il Monastero di Santa Chiara e qualche studioso buontempone va dicendo che il mio portale era il passaggio delle suore per scendere al mare.
Rimane il mistero che in un muro di cinta contro terra venisse ideato e costruito un Arco Gotico di tale altezza a fianco o quasi a Porta Catena e poi murata ; Chi la ideata e per quali fini ? Poteva servire per la mia casa nel 2000 dopo secoli rimasta chiusa nell'oblio e sepolta con mattoni e intonaci ? La Storia siamo noi e ognuno può aggiungere una tessera del mosaico della Storia, io e mia moglie abbiamo acquistato questa misera catapecchia, lo abbiamo ristrutturato e la fortuna ci ha fatto trovare e riscoprire questo favoloso Arco per il nostro godimento e per ridare alla nostra città del Vasto questo prezioso manufatto per compagnia a Porta Catena.
V. Di Lello
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