di Lino Spadaccini
Dopo il triduo di preparazione, iniziato mercoledì scorso,
questa sera alle ore 19 verrà celebrata una S. Messa in onore di San Martino Vescovo
di Tours, che si venera nella chiesa dell’Incoronata.
Al termine della celebrazione eucaristica, si svolgerà la
premiazione del concorso "S. Martino 2017" ed il consueto concerto
del Complesso Bandistico "S.Martino". La serata proseguirà presso il
salone
parrocchialecon degustazione di vino e olio nuovo, a suon di musica e
canti popolari.
Nella nostra città questa festa ha origini antiche, infatti,
già nel 1544, prima della costruzione del convento dei cappuccini, esisteva una
chiesetta, nell’omonima contrada dedicata a S. Martino.
Ma in questa data, tradizioni e folklore si mescolano alla
festa religiosa. Sin dai tempi della scuola ci hanno raccontato della vita di
Martino, nato in Pannonia, l’attuale Ungheria, che arruolato nella cavalleria
imperiale, mentre prestava servizio in Gallia, incontrò un povero viandante che
tremava per il freddo. Senza esitazione si tolse il mantello, lo tagliò con la
spada e gliene diede la metà.
Secondo
un famoso modo di dire, a San Martino ogni mosto diventa vino e per questo che
tradizionalmente in questi giorni si aprono le prime botti e si assaggia il vino
novello, magari accompagnato da castagne oppure da una fetta di pane fresco
bagnato con olio appena macinato.
Un altro famoso detto è l’estate di San Martino, legato
sempre alla storia del Santo, secondo la quale un giorno il clima rigido
miracolosamente si riscaldò.
San Martino è patrono di numerose categorie: per il suo atto di carità è patrono dei medicanti, per il mantello dei sarti; per la cinghia
alla quale era appesa la sua spada, dei
conciatori di pelli e dei lavoratori
del cuoio; per aver trasformato l’acqua in vino è patrono degli osti, dei fabbricantidi brocche, dei
bevitori e degli ubriachi.
Ma San Martino è anche patrono dei mariti traditi, probabilmente per la sua
gelosia nei confronti della sorella. Per questo, ogni anno a San Valentino in
Abruzzo Citeriore, in provincia di Pescara, si svolge la tradizionale "Processione
dei Cornuti". Al calar del sole, una processione di uomini sfila lungo le
vie del paese tra schiamazzi, scherni, e allusioni all’infedeltà coniugale. Il
corteo si apre con l’ultimo uomo sposato dell’anno precedente che consegna
all’uomo che ha preso moglie più di recente un drappo di stoffa raffigurante
due grandi corna di bue.
Chiudiamo con la bella e famosa poesia dal titolo "San Martino", che tutti quanti da ragazzi
abbiamo studiato a scuola, scritta nel 1883 da Giosuè Carducci:
San Martino
La nebbia agli irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
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