di LINO SPADACCINI
Grande successo per la Giornata FAI d'autunno alla scoperta di una Vasto "Vista e mai Vista" all'insegna di un itinerario archeologico nel centro storico.
Ad attirare l'attenzione dei tanti visitatori, soprattutto l'inedita visita al piano seminterrato del Convento settecentesco dei Padri Lucchesi, in seguito sede del collegio e della Curia Vescovile, annesso alla chiesa del Carmine.
La ricerca di resti murari di età romana
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ha portato alla straordinaria scoperta di ambienti monumentali, innestatisi su preesistenze più antiche, sia medievali che romane. Gli ambienti, che coprono tutta l'area dell'impianto del vecchio convento, ripuliti dai volontari della Protezione Civile in collaborazione con il Comune di Vasto, sono coperti da robuste volte in mattoni, a crociera e a botte, a loro volta sorrette da grossi pilastri; questi ultimi sono raccordati in sommità da arcate che accompagnano la successione dei vani e ne definiscono forma e dimensioni. La presenza di almeno due cisterne, testimoniano che alcuni ambienti svolgessero la funzione di raccolta delle acque piovane.
Il Semipogeo del Convento della Madonna del Carmine è la ciliegina sulla torta di un interessante itinerario iniziato presso le Terme Romane, il complesso termale più esteso nella fascia adriatica centro meridionale, e proseguito presso la cantina del Palazzo Pietrocola, in prossimità di piazza del Popolo, dove sono visibili i resti di un pregevole pavimento musivo policromo di circa metri 2 x 3, ed infine nella chiesa della SS. Trinità, dove è visibile un muro in opera mista di età romana.
A fare da ciceroni i soci del FAI ed i giovani studenti del Polo Liceale Statale "PantiniPudente" e dell'Istituto Tecnico Statale Economico Tecnologico "Filippo Palizzi".
Lino Spadaccini
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