Filoteo Palmieri 1874 - 1947 |
di GIUSEPPE CATANIA
Fra i protagonisti del nostro secolo,artefice di iniziative socio-economiche sul nostro territorio, ricordiamo Filoteo Palmieri,figura di galantuomo sorretto da uno spirito indomito di operosità verso la gente d'Abruzzo,con particolare predilezione per quella di Vasto,sua città natale,dove venne eletto sindaco il 7 ottobre 1920,distinguendosi nella soluzione di delicati problemi,come quello del risanamento del bilancio comunale,e per la promozione di iniziative volti al benessere delle popolazioni.
Contribuì ad abbellire l'Ospedale Civile assicurandogli nuove e moderne attrezzature,dando inizio alla realizzazione dell'acquedotto del Sinello,ultimato nel 1926 e contribuendo alla realizzazione del monumento a Gabriele Rossetti;alla realizzazione dello stadio di Calcio.
Dedicò la sua esemplare esistenza al servizio del
popolo e in particolare quello dedito ali'agricoltura, nel rispetto delle regole,della legge,con particolare e profonda predilezione e rispetto verso gli agricoltori che considerava suoi collaboratori ed elementi della sua famiglia,riscuotendo l'amicizia e la considerazione per la sua innata predilezione verso il mondo agricolo. E' stato ricordato di Filoteo Palmieri che combatté per la libertà e la democrazia di tutti gli esseri umani,e per questo è ricordato come colui che ha saputo indicare la via del dovere da preservare e difendere con impegno e gratitudine. Alla professione forense preferì impegnarsi nel settore dell'agricoltura per ricercare e sperimentare nuove tecniche,nella intuizione che il ruolo primario dell'uomo era quello nel settore agricolo, industriale e portuale.
Gentiluomo di antico stampo è stato universalmente riconosciuto cittadino scrupoloso ed onesto,amante della pace ed esperto del diritto,presidente della Commissione Mandamentale per l'attribuzione dei tributi,carica disimpegnata con massimo zelo,rettitudine, imparzialità e giustizia. Si impegnò per risolvere i piani urbanistici,la costruzione di strade interpoderali. Custodì amorevolmente il castello Caldoresco,unico esempio di architettura militare in Abruzzo.
Fu ottimo amministratore della cosa pubblica,nella sua carica di Sindaco,uomo giusto ed onesto nel suo ruolo di giudice conciliatore.
Fu uno dei fondatori del Consorzio Agrario Autonomo di Vasto e Membro del Consiglio di Amministratore della Cattedra Ambulante di Vasto. E’ stato universalmente riconosciuto come studioso ed insigne economista,dedicandosi alla cultura che considerava fonte perenne di saggezza.
"L'insegnamento morale di Filoteo Palmieri- è stato sottolineato-trascende da ogni dottrina di parte, ogni contingenza politica per inserirsi e per trasferirsi nello spirito di tutta la società. Come maestro di vita morale egli ha il suo posto in quella corona di nobilissimi spiriti che hanno impresso una orma indelebile nella nostra storia civile del popolo vastese. Filoteo Palmieri,che combatté per la libertà e la democrazia di tutti gli esseri umani,ci incoraggia con l'esempio della sua vita e con l'azione della sua opera a scegliere la soluzione della responsabilità. Questo è il più prezioso dono che riceviamo da lui. Egli perciò resterà ed è sempre vivo dentro di noi e innanzi a noi come colui che ci indica la strada del nostro dovere e ci sprona ad ogni sforzo per difenderla e per percorrerla."
(A cura di Giuseppe Catania)
Fra i protagonisti del nostro secolo,artefice di iniziative socio-economiche sul nostro territorio, ricordiamo Filoteo Palmieri,figura di galantuomo sorretto da uno spirito indomito di operosità verso la gente d'Abruzzo,con particolare predilezione per quella di Vasto,sua città natale,dove venne eletto sindaco il 7 ottobre 1920,distinguendosi nella soluzione di delicati problemi,come quello del risanamento del bilancio comunale,e per la promozione di iniziative volti al benessere delle popolazioni.
Contribuì ad abbellire l'Ospedale Civile assicurandogli nuove e moderne attrezzature,dando inizio alla realizzazione dell'acquedotto del Sinello,ultimato nel 1926 e contribuendo alla realizzazione del monumento a Gabriele Rossetti;alla realizzazione dello stadio di Calcio.
Dedicò la sua esemplare esistenza al servizio del
popolo e in particolare quello dedito ali'agricoltura, nel rispetto delle regole,della legge,con particolare e profonda predilezione e rispetto verso gli agricoltori che considerava suoi collaboratori ed elementi della sua famiglia,riscuotendo l'amicizia e la considerazione per la sua innata predilezione verso il mondo agricolo. E' stato ricordato di Filoteo Palmieri che combatté per la libertà e la democrazia di tutti gli esseri umani,e per questo è ricordato come colui che ha saputo indicare la via del dovere da preservare e difendere con impegno e gratitudine. Alla professione forense preferì impegnarsi nel settore dell'agricoltura per ricercare e sperimentare nuove tecniche,nella intuizione che il ruolo primario dell'uomo era quello nel settore agricolo, industriale e portuale.
Gentiluomo di antico stampo è stato universalmente riconosciuto cittadino scrupoloso ed onesto,amante della pace ed esperto del diritto,presidente della Commissione Mandamentale per l'attribuzione dei tributi,carica disimpegnata con massimo zelo,rettitudine, imparzialità e giustizia. Si impegnò per risolvere i piani urbanistici,la costruzione di strade interpoderali. Custodì amorevolmente il castello Caldoresco,unico esempio di architettura militare in Abruzzo.
Fu ottimo amministratore della cosa pubblica,nella sua carica di Sindaco,uomo giusto ed onesto nel suo ruolo di giudice conciliatore.
Fu uno dei fondatori del Consorzio Agrario Autonomo di Vasto e Membro del Consiglio di Amministratore della Cattedra Ambulante di Vasto. E’ stato universalmente riconosciuto come studioso ed insigne economista,dedicandosi alla cultura che considerava fonte perenne di saggezza.
"L'insegnamento morale di Filoteo Palmieri- è stato sottolineato-trascende da ogni dottrina di parte, ogni contingenza politica per inserirsi e per trasferirsi nello spirito di tutta la società. Come maestro di vita morale egli ha il suo posto in quella corona di nobilissimi spiriti che hanno impresso una orma indelebile nella nostra storia civile del popolo vastese. Filoteo Palmieri,che combatté per la libertà e la democrazia di tutti gli esseri umani,ci incoraggia con l'esempio della sua vita e con l'azione della sua opera a scegliere la soluzione della responsabilità. Questo è il più prezioso dono che riceviamo da lui. Egli perciò resterà ed è sempre vivo dentro di noi e innanzi a noi come colui che ci indica la strada del nostro dovere e ci sprona ad ogni sforzo per difenderla e per percorrerla."
(A cura di Giuseppe Catania)
La scheda
FILOTEO PALMIERI nacque a Vasto il 5-9-1874 dalla Nobildonna Rosina dei Baroni De Rosis e da Leopoldo Palmieri. Sin da bambino si dimostrò di straordinario ingegno e di grande bontà. Compì gli studi ginnasiali e liceali ad Arezzo; di lì si trasferì, dopo aver ottenuto la maturità classica, a Bologna dove frequentò l'Università laureandosi in Giurisprudenza. Tornato a Vasto si dedicò sopratutto ai problemi dell'Agricoltura conducendo la sua Azienda. Studioso ed insigne economista dedicava le sue ore libere alla cultura che considerava fonte perenne di saggezza. Sposò il 25 aprile 1906 la N.D. Mariannina Candela dalla quale ebbe due figlie, Rosina e Giuseppina.Ebbe moltissime cariche pubbliche: Presidente della Scuola Marittima, Giudice Conciliatore, Consigliere dell'Istituto Commerciale, Presidente dell'Istituto Finanziario, membro del Consiglio di Amministrazione della Cattedra Ambulante e Sindaco della Città del Vasto. Gli ultimi anni della sua vita li trascorse nella serenità della propria famiglia. La morte lo ghermì il 20 maggio 1947, al’età di 73 anni
FILOTEO PALMIERI nacque a Vasto il 5-9-1874 dalla Nobildonna Rosina dei Baroni De Rosis e da Leopoldo Palmieri. Sin da bambino si dimostrò di straordinario ingegno e di grande bontà. Compì gli studi ginnasiali e liceali ad Arezzo; di lì si trasferì, dopo aver ottenuto la maturità classica, a Bologna dove frequentò l'Università laureandosi in Giurisprudenza. Tornato a Vasto si dedicò sopratutto ai problemi dell'Agricoltura conducendo la sua Azienda. Studioso ed insigne economista dedicava le sue ore libere alla cultura che considerava fonte perenne di saggezza. Sposò il 25 aprile 1906 la N.D. Mariannina Candela dalla quale ebbe due figlie, Rosina e Giuseppina.Ebbe moltissime cariche pubbliche: Presidente della Scuola Marittima, Giudice Conciliatore, Consigliere dell'Istituto Commerciale, Presidente dell'Istituto Finanziario, membro del Consiglio di Amministrazione della Cattedra Ambulante e Sindaco della Città del Vasto. Gli ultimi anni della sua vita li trascorse nella serenità della propria famiglia. La morte lo ghermì il 20 maggio 1947, al’età di 73 anni
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