di Giuseppe Catania
Vivere a Vasto oggi,nel ricordo del passato,quando la località turistica e balneare era ambita meta di folle da tutta Italia e dall’estero, specialmente nel periodo estivo,grazie anche agli spettacoli promossi ed organizzati dall’allora Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo (AAST),diretta da Carlo Boselli, poi da Pietro Desiati e infine da Roberto Bontempo.
Otto le edizioni del Festival della Canzone
Abruzzese e Molisana con vedette di fama come Nilla Pizzi,Giorgio Consolini,Claudio Villa,per citarne alcuni, e gli autori dei testi delle canzoni,come "T'aspetto a Vasto". Negli anni ’60 il noto Festival delle Sirene per cantautrici e indossatrici, organizzato dal presidente Bontempo. Poi Vasto ospitava anche manifestazioni liriche e culturali.
E oggi? L'interrogativo è d'obbligo perché di tutto quanto sinteticamente ricordato si ha una pallida idea solo nei vastesi di una certa età, che conservano ancora l'immagine prestigiosa dei due Festival, quando Vasto e la sua accogliente stazione di soggiorno e turismo era nota ed apprezzata e frequentata dal mondo dei vacanzieri italiani e stranieri.
Vivere oggi a Vasto: i "ricordi" del passato sono del tutto ignorati dai giovani delle nuove generazioni distratti dal web che,anziché informarsi dei dettami del turismo culturale, preferiscono i discutibili eventi musicali irradiati da apparecchiature stereo con assordanti tambureggiamenti che,oltre a "devastare" il cervello, comportano danni all'udito, recano turbamenti alla quiete e al riposo degli abitanti del "centro storico",purtroppo deputato a manifestazioni di dubbia origine,improntate esclusivamente ad una specie ossessionante di tam tam preferito dai beoni che indugiano fino alle ore del mattino attaccati alle bevande alcooliche.
GIUSEPPE CATANIA
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