di GIUSEPPE CATANIA
La presenza dei Carabinieri a Vasto risale al 1885, quando veniva riportata la circolare sul riparto in Legioni, Divisioni, Compagnie, Tenenze, Sezioni e Stazioni dell'Arma dei Carabinieri Reali a datare dal 1° luglio 1885.
Nel riparto territoriale, la Tenenza di Vasto, con le stazioni di Vasto, San Salvo, Casalbordino, Scerni, Gissi, Celenza sul Trigno, Carunchio, San Buono, alle dipendenze della Compagnia di Chieti, della Divisione di Chieti, dipendenti dalla Legione di Ancona.
Il primo alloggio della Tenenza dei Carabinieri di Vasto venne sistemato nel palazzo su via San Pietro, che in passato era di proprietà della Marchesa Donna Lavinia Felicia della Rovere, deceduta ad Avellino in concetto di Santità.
Il fabbricato, la cui costruzione risale al 1500 ha il fronte sulla passeggiata Adriatica, mentre una parte dei palazzo è posta sul terminale di Via Giacinto Barbarotta.
Qui, infatti, si notano tre finestrone, protette da una massiccia inferriata, con apertura sulla strada, che dovevano servire come "camere di sicurezza” della caserma dei Carabinieri, dove
venivano custoditi quanti erano accusati di reati, prima di essere sottoposti a interrogatorio.
Nel piano terra erano gli alloggi della truppa, mentre nel piano superiore gli alloggi dei graduati e gli uffici.
L'edificio ancora oggi conserva la tipica architettura urbana risalente al 1500 vastese. Ha un fronte con un portone d'ingresso centrale, una finestra soprastante e due balconi laterali al piano superiore.
Successivamente il palazzo venne acquistato dalla famiglia Cardone.
Risale al 1918 il trasferimento del Comando Tenenza dei Carabinieri di Vasto, in un edificio di proprietà del Barone Nicola Anelli, posto sulla omonima strada. Sul fronte erano situati gli uffici e gli alloggi del personale sul piano rialzato, mentre a piano terra, sul fronte di chi guarda Largo Belvedere Francesco Romani, a ridosso dell'Arco di Porta Nuova - Corso Palizzi, gli uffici e gli alloggi del personale assegnato a Vasto; un edificio già occupato dalla Gendarmeria.
Il personale della Tenenza di Vasto era composto da 15 elementi (di cui 10 a piedi e cinque a cavallo).
L’edificio, prima di essere assegnato ai Carabinieri, era stato rilasciato in condizioni, precarie e grazie agli accordi tra il Sottogoverno del distretto di Vasto ed in Governo dell'Abruzzo Citeriore di Chieti, il fabbricato venne ristrutturato per accogliere il comando Stazione dei Carabinieri di Vasto, come risulta dalla lettera del Sindaco di Vasto, cav. F. D’Ippolito, che evidenziava l'importanza della presenza dei Carabinieri a Vasto, per la tutela dell'ordine pubblico e per la pronta esecuzione della legge e delle ordinanze governative.
Giuseppe Catania
Risale al 1918 il trasferimento del Comando Tenenza dei Carabinieri di Vasto, in un edificio di proprietà del Barone Nicola Anelli, posto sulla omonima strada. Sul fronte erano situati gli uffici e gli alloggi del personale sul piano rialzato, mentre a piano terra, sul fronte di chi guarda Largo Belvedere Francesco Romani, a ridosso dell'Arco di Porta Nuova - Corso Palizzi, gli uffici e gli alloggi del personale assegnato a Vasto; un edificio già occupato dalla Gendarmeria.
Il personale della Tenenza di Vasto era composto da 15 elementi (di cui 10 a piedi e cinque a cavallo).
L’edificio, prima di essere assegnato ai Carabinieri, era stato rilasciato in condizioni, precarie e grazie agli accordi tra il Sottogoverno del distretto di Vasto ed in Governo dell'Abruzzo Citeriore di Chieti, il fabbricato venne ristrutturato per accogliere il comando Stazione dei Carabinieri di Vasto, come risulta dalla lettera del Sindaco di Vasto, cav. F. D’Ippolito, che evidenziava l'importanza della presenza dei Carabinieri a Vasto, per la tutela dell'ordine pubblico e per la pronta esecuzione della legge e delle ordinanze governative.
Giuseppe Catania
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